La dichiarazione della Polverini è arrivata il 16 luglio a margine del sopralluogo effettuato da una delegazione regionale insieme al presidente della Belvedere spa, Renzo Macelloni, e al sindaco di Peccioli, Silvano Crecchi, agli impianti di smaltimento dei rifiuti e della discarica collocata nella frazione di Legoli del comune toscano. “Mi ha colpito il contesto in cui è inserito il sito – ha detto Polverini – con coltivazioni agricole intorno e un agriturismo che serve anche come mensa per gli operai e dove abbiamo pranzato,a due passi dalla discarica. Non si impatta sull’ambiente e non si avverte cattivo odore. Questo è quanto vogliamo realizzare nel sito alternativo a Malagrotta individuato a Fiumicino dove verrà realizzato un impianto di trattamento TMB e una mini discarica di servizio in cui, lo ribadisco, non saranno conferiti rifiuti tal quale ma solo trattati – ha concluso la Polverini aggiungendo – a Fiumicino non ci sarà alcun gassificatore”.  Nell’occasione, il sindaco Crecchi ha ricordato come attraverso la partecipazione del Comune alla Belvedere spa, e l’azionariato diffuso che caratterizza il modello gestionale Peccioli, l’amministrazione comunale ha potuto investire ingenti risorse nelle politiche sociosanitarie, negli interventi di viabilità e di messa in sicurezza delle scuole, e nella promozione della cultura. Sempre in tema di rifiuti, il 20 luglio il Consiglio regionale ha approvato a larghissima maggioranza la proposta di legge per istituire la società Lazio Ambiente Spa che, sempre secondo la presidente Polverini, rappresenta “un altro fondamentale passo in avanti nell’ambito delle politiche che questa amministrazione sta mettendo in campo in materia di ambiente e rifiuti: questa approvazione non solo mette al riparo 500 lavoratori del Consorzio Gaia, ma si inserisce, accanto al piano rifiuti, in quel percorso virtuoso di ciclo integrato della gestione dei rifiuti. Inoltre, con la presenza diretta della Regione garantiamo la massima sorveglianza anche contro le infiltrazioni malavitose e una gestione per la trasformazione dei rifiuti in risorsa”. Non tutti però  concordano con il giudizio della Polverini; Nando Bonessio, presidente del Sole che ride nel Lazio, parla di «occasione mancata, perché noi avevamo chiesto il totale controllo pubblico, tramite un consorzio di enti, per gestire al meglio il delicato ciclo dei rifiuti. Invece si lascia la porta aperta, anzi il portone, ai privati. Il 51 per cento – continua Bonessio – non è sufficiente, soprattutto quando c’è di mezzo la gestione di un inceneritore come quello di Colleferro, già oggetto di gravi infiltrazioni criminali». La Polverini, però, va avanti. Il prossimo passo è il nuovo Piano rifiuti regionale, che potrebbe arrivare in Aula subito dopo la pausa estiva. Nel frattempo,  è notizia di oggi la nomina da parte del Consiglio dei Ministri del prefetto di Roma quale commissario straordinario per la chiusura della discarica di Malagrotta, prevista per dicembre prossimo.