Qualche giorno fa a causa delle mareggiate che si sono abbattute sul litorale, a Fregene sono spiaggiate delle insolite lumache che hanno incuriosito molti residenti (nella foto). In realtà si tratta del predatore delle famose “meduse blu”, conosciute come Velella Velella, dette anche Barchette di San Pietro, che proprio ieri hanno invaso la spiaggia di Ostia. Questa mollusco, che si chiama Janthina, è un gasteropode, proprio come le chiocciole di terra o i murici marini e tante altre “conchiglie”. A differenza però di tutti loro, questo piccolo gasteropode non vive a contatto con il substrato, conduce infatti vita pelagica, vivendo in alto mare e facendosi trasportare dalle correnti e dal moto ondoso. La Janthina riesce a mantenersi sulla superficie marina grazie alla capacità del suo piede (che in questa specie non viene quindi utilizzato per strisciare sul substrato) di secernere una sostanza vischiosa che a contatto con l’acqua indurisce formando numerose bollicine d’aria in quantità tale che riescono a mantenerla in superficie senza farla affondare. Le femmine di quasi tutte le specie di Janthina attaccano sotto a queste “bolle” le proprie uova. Trascinata dalle correnti, attaccata a questa sorta di “zattera d’ aria” con la sua esile conchiglia rivolta verso il basso, la Janthina si sposta anche in gruppi composti da un numero elevatissimo di individui, che seguono la corrente. Questo mollusco è ad alimentazione carnivora, nutrendosi dello zooplancton che si imbatte nel suo tragitto. È un animale cieco, non possedendo occhi, privo di opercolo e poichè è provvisto di un’ esile conchiglia, la sua unica protezione è rappresentata dalla capacità di questo animale di emettere un debole schizzo di liquido viola simile a quello dei molluschi più evoluti. Incontrare un gruppo consistente di questi molluschi in alto mare è un esperienza tuttavia rara, anche se indubbiamente meravigliosa.