La conferma ufficiale si era già avuta con l’inserimento dell’area (che ha ottenuto la concessione poco prima che scattassero le nuove norme antiesondazione) nelle zone edificabili del Piano regolatore. E dopo il successivo e definitivo via libera al progetto edilizio da parte dell’amministrazione comunale, era giunta la notizia della vendita dell’area con progetto approvato a un gruppo di costruttori da parte della stessa Maccarese per diversi milioni di euro, si parla di circa 5,5. Più di 110 appartamenti, considerato che il nuovo costruttore sta ridisegnando le tipologie, riducendo tagli e metrature. Ad oggi del cantiere non c’è ancora traccia, ma la novità è che del complesso si conosce già il nome, i primi rendering e i probabili tempi di consegna, almeno a quanto pubblicizzato in due diverse inserzioni comparse di recente su Portaportese. “Maccarese. Borgo San Giorgio, 23 tipologie abitative bilocali a partire da 115.000 euro mutuabili consegna luglio 2012 possibilità di posto auto box e cantine” recitava il primo del 30 aprile. Più sfumato il secondo, pubblicato dalla Progedil 90 Spa il 28 maggio: “Nel complesso residenziale curato nei minimi dettagli ed immerso nel verde disponiamo di appartamenti di varie tipologie studiati per garantire ogni comfort prezzi a partire da 125.000 euro”. Che quindi il destino della “carciofaia” fosse segnato era cosa nota, ma ciò non toglie che già solo l’annuncio dell’avvio della la realizzazione di questo progetto susciterà molte preoccupazioni, soprattutto quando verrà ufficializzato il probabile contemporaneo avvio della costruzione di un altro complesso a poche centinaia di metri di distanza. Ovvero quello dell’ex Centro di Raccolta o Ali di Gabbiano, il nucleo residenziale previsto tra via Tre Denari e viale Castel San Giorgio, già pubblicizzato negli scorsi anni ma rimasto fermo per la mancata autorizzazione all’abbattimento di diversi pini. Abbattimento che ha ora ottenuto il via libera da parte degli uffici comunali e anche in questo caso il progetto sarebbe già stato venduto. Così, tra Borgo San Giorgio ed ex centro di raccolta, entro qualche anno la fisionomia di questa parte di Maccarese subirà un profondo cambiamento destinato a peggiorare sensibilmente la vivibilità di tutta l‘area, basta pensare ai parcheggi a ridosso della stazione ferroviaria. Se tutto rimarrà come adesso, infatti, su una rete stradale già insufficiente e su trasporti e servizi pubblici in grave affanno, andranno ad aggiungersi le esigenze di centinaia di abitazioni e migliaia di nuovi abitanti. Problemi notevoli che solo i costruttori possono considerare secondari. Si tratta anche dei primi veri programmi edilizi attivati dalla Maccarese Spa, lottizzazioni di “moderni complessi residenziali”, al momento “solo” duecento appartamenti, che dimostrano come la società dei Benetton nei suoi programmi non abbia certo solo zootecnica o agricoltura. E sia ben intenzionata a monetizzare, direttamente o indirettamente, le notevoli cubature che ha sul territorio. In attesa del colpo grosso, il complesso superiore ai 100 mila mc a ridosso di Fregene, tra via Cervia e via Rodi Garganico.