A segnalarlo è stato un cittadino di Maccarese che nei giorni scorsi ha presentato un esposto al comando della Stazione di Ostia del Corpo Forestale dello Stato e alla Polizia Provinciale. Il fenomeno è iniziato con le prime giornate dal clima primaverile. “Negli ultimi giorni di marzo percorrevo via delle idrovore di Fiumicino, dopo Ponte Ceci – fa notare il cittadino – e ho visto tre persone, molto probabilmente extracomunitari, mentre sistemavano una rete tramaglio nel canale collettore delle acque basse, in cui è vietata la pesca. Immediatamente ho avvisato il 1515. Il 1 aprile ci sono tornato e di nuovo ho notato questi pescatori di frodo, con la canna ma anche con il bilancino, sia nel collettore di levante sia in quello delle acque alte. Domenica scorsa, invece, sempre nel canale adiacente al cimitero di Santa Ninfa si sono inoltrati con la famiglia sul bordo del canale con l’automobile. Uno di loro è entrato nel canale addirittura con la fiocina. Ma non è tutto. Queste persone hanno acceso anche la brace per cucinare il pescato, lasciando poi sul bordo del canale i rifiuti come bottiglie di birra e buste di plastica. Analoga situazione si è presentata in via dei Collettori, dove due persone avevano un bilancino e un retino”.  Con l’esposto presentato, adesso si attende un maggiore controllo sul territorio e l’istituzione di idonei cartelli di divieto di accesso e di pesca.