La società era stata coinvolta il 20 dicembre scorso, insieme ad altre immobiliari, nel sequestro effettuato dagli uomini del nucleo investigativo di Polizia ambientale forestale (Nipaf) che si sono presentati nel centro balneare per rimettere i sigilli ai cantieri, questa volta per “difformità riscontrate rispetto ai progetti approvati”. La Società “I Ginepri 2007”, aveva fin dall’inizio dichiarato la propria estraneità ai fatti. Così, ha immediatamente prodotto al Magistrato una CTP corredata di elementi e evidenze di immediato riscontro. Talmente palesi che, il 23 dicembre scorso (solo 3 giorni dopo il sequestro), il Pubblico Ministero ha tolto i sigilli al villino. Nell’istanza di restituzione, il PM Alessandro Gentile, nell’annullare il sequestro  evidenziava come: “le difformità rilevate dalla C.T.P.M. in atti, poste a fondamento del provvedimento di sequestro, dovevano ritenersi insussistenti in relazione all’esistenza del Permesso di Costruire (PdC) in variante 32/09, non considerato dal Consulente del Pubblico Ministero”, (architetto Carlo Quinto Sapia, ndr).
Un errore tecnico, quindi, visto che il Consulente per i suoi rilievi ha utilizzato un PdC superato da un anno e mezzo.
Anche un’altra società immobiliare la Edilfregene non ha più i sigilli, in questo caso non sono ancora noti i dettagli del dissequestro.