Abbandonando frigoriferi, materassi, ma anche calcinacci, lastre di eternit o addirittura camion di terra sul lungomare. Quando un fenomeno raggiunge simili dimensioni è necessario correre ai ripari, interrogarsi sulle cause ma anche porre un freno immediato. Bisogna capire che, decenza a parte, ogni volta che gli operai della Fiumicino Servizi intervengono, come è accaduto ieri in via della Veneziana, il conto lo paghiamo noi. Si tratta infatti di spese aggiuntive, non previste dal contratto di servizio, che vengono fatturate a parte alla pubblica amministrazione. Alla fine, tenendo conto di tutti gli scarichi nell’enorme territorio del Comune, è un conto salatissimo di centinaia di migliaia di euro che vengono sottratti ad investimenti per scuole, strade, opere di urbanizzazione, assistenza sociale. Insomma, deve essere chiaro che chi scarica rifiuti in giro è un criminale due volte, la prima perché deturpa l’ambiente, la seconda perché fa pagare il costo alla collettività sottraendo risorse già scarse per opere e servizi sociali. A questo punto, rilevatori ambientali a parte, non sarebbe il caso che gli amministratori affrontassero in modo serio la questione, facendo controlli a tappeto, sanzionando e colpendo duramente queste persone? Rassegnarsi a pagare ogni anno cifre simili, invece che destinare risorse alla prevenzione, non è ragionevole. Perché non si registra alcuna reazione da nessuna parte? Dobbiamo continuare a subire questo stato di cose o cercare di reagire per cancellare quello che appare uno sfregio intollerabile e indegno in un paese civile?