Uno dei tre “varchi” di Fregene che permettono di arrivare al mare senza passare per gli stabilimenti balneari praticamente non esiste più. Ed è forse quello più scenografico perché si trova al confine con l’Oasi di Macchiagrande del WWF proprio dove c’è la foce dello Stagno di Focene. Ultimamente il passaggio era ridotto molto male, dopo il primo tratto parallelo al lungomare, il secondo tra lo stabilimento la Perla e l’argine del canale era stato oggetto di ripetute segnalazioni di pericolo. Le mareggiate violente che si sono abbattute durante lo scorso inverno e il moto ondoso quotidiano, lo avevano reso ancora più instabile. 
Tanto che a metà luglio, dopo una incredibile resistenza, ha ceduto. Non solo ora è estremamente pericoloso per chi passa  ma non funziona neanche più come argine. In caso di piena l’acqua potrebbe invadere la spiaggia dello stabilimento “La Perla” e straripare verso gli altri stabilimenti. 
In questo senso sembra che l’Ardis abbia stanziato 650 mila euro per la messa in sicurezza ma ancora non si capisce se questi fondi oggi sono ancora disponibili e utilizzabile dopo i tagli operati dalla Regione Lazio.
Nel frattempo, sempre a metà luglio, c’è stato un sopralluogo da parte del sindaco Esterino Montino e dell’assessore ai Lavori Pubblici Angelo Caroccia che hanno valutato le condizioni dell’argine e quelle più in generale dell’erosione della costa di Fregene sud. Però non è chiaro se il dirigente dell’Area demanio comunale abbia firmato un’ordinanza per interdire il pubblico accesso al varco, copie e strisce biancorosse non se ne sono viste nella zona. 
E le persone continuano a passare ignare del pericolo, per garantire la sicurezza pubblica il varco andrebbe immediatamente chiuso. Qualcuno se ne occuperà?