Scott Wilson Ltd, con sede in Inghilterra e consociata con URS Ltd, società leader mondiale per fatturato, avrà diciotto mesi per elaborare il piano nel suo complesso. L’elaborazione del masterplan sarà seguita da un team di professionisti coordinato da Aeroporti di Roma con la collaborazione di Enac e degli esperti di Changi Airport International, gestori dell’aeroporto di Singapore. “La concreta realizzazione di quanto definito nel masterplan sarà vincolata e subordinata all’approvazione di un nuovo quadro regolatorio da parte del Governo – dice una nota proveniente dalla società – al corrente stallo del quadro normativo di riferimento si deve, oltre alla perdita d’interesse da parte di istituzioni e opinione pubblica in merito al dossier “Olimpiadi 2020″, la responsabilità della mancata capacità del nostro aeroporto di adeguarsi agli standard internazionali di efficienza del trasporto aereo, penalizzando le naturali potenzialità del sistema Paese”.
È chiaro come Adr provi da tempo “la soluzione Autostrade”. Nel 2008, infatti, la nuova convenzione tra Autostrade per l’Italia e Anas fu sbloccata per decreto, dopo polemiche e pressioni provenienti da più parti. La stessa cosa si ripete ora per Fiumicino, dove gli incrementi tariffari, che poi verrebbero pagati dai viaggiatori, vengono utilizzati per forzare la mano al governo facendo balenare il miracoloso futuro piano investimenti risolutivo per le sorti della stessa Penisola e forze dell’intero bacino del Mediterraneo. Sarebbe interessante verificare se, poi, per Autostrade, una volta ottenuti gli incrementi tariffari, gli investimenti promessi siano stati realizzati, considerato che quella società, come del resto Adr, ha come azionisti di maggioranza la stessa famiglia Benetton.