Si tratta di una nuova piattaforma informatica basata su un accurato sistema di coordinamento e di scambio di informazioni in tempo reale tra tutte le parti coinvolte nella gestione dei flussi di traffico. “Tutte le procedure e le politiche di comunicazione – si legge in una nota di Adr – verranno standardizzate al fine di ridurre ogni possibile fonte di errore attraverso una maggiore collaborazione tra le varie parti, tramite l’utilizzo di dati sempre più aggiornati, di migliore qualità e con significato univoco”. Lo scalo della Capitale è il primo in Italia, e uno tra i principali hub europei, ad avere implementato l’Airport – Cdm. Questo nuovo programma operativo, che segue un protocollo d’intesa firmato da Aeroporti di Roma, Enav e Alitalia a luglio 2011, consentirà di migliorare sensibilmente l’efficienza e la puntualità attraverso il potenziamento della capacità aeroportuale, riducendo i ritardi, aumentando la prevedibilità degli eventi e ottimizzando l’utilizzo delle risorse. La procedura operativa, la prima ad essere sperimentata in Italia a partire dal 15 ottobre, sarà utilizzata come base per la standardizzazione delle analoghe procedure in corso di definizione sugli altri scali italiani. Una maggiore puntualità dei voli, la riduzione dei tempi di rullaggio e, di conseguenza, il contenimento dei consumi di carburante con benefici ambientali, un utilizzo più razionale della capacità dello spazio aereo, legato al miglioramento dei flussi di traffico, significano soprattutto benefici per le compagnie aeree e per il passeggero, che rimangono gli elementi centrali del trasporto aereo.