Per AdR, ora, l’obiettivo è individuare un partner per lo sviluppo economico e occupazionale nel lungo periodo. Il giro d’affari previsto della nuova società è di oltre 130 milioni di euro entro il prossimo anno, accompagnato da un incremento di redditività. Nella nuova società, si legge in una nota, sono confluite attività che nel 2011 hanno generato ricavi per 92 milioni di euro e un margine operativo lordo di 37 milioni e che nel primo trimestre del 2012 hanno già registrato un aumento del volume d’affari rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nonostante il lieve calo dei passeggeri, prevalentemente sul domestico. Segnali di crescita destinati a migliorare in vista dell’attuazione del piano di espansione delle aree di vendita, che prevede un incremento del 50% circa della superficie commerciale fino a un totale di quasi 5.000 metri quadrati, dagli attuali 3.100.    “Scaduto il 30 marzo, termine ultimo per la presentazione – evidenzia Marco Troncone, direttore Pianificazione Strategica di Adr e a capo della nuova società – sono state numerose e da parte di primari operatori internazionali le manifestazioni di interesse ricevute da Lazard, l’advisor che sta curando il processo per Adr. Il processo è serrato: le lettere di invito per le offerte economiche partiranno entro questa settimana. La vendita è prevista entro l’estate”. E intanto un primo risultato è stato già ottenuto; Autogrill in netta controtendenza a Piazza Affari dove il titolo guadagna il 2,7% a 8 euro a fronte del calo, pari all’1,3%, dell’Ftse Mib. A spingere l’azione del gruppo controllato dai Benetton sono le voci, tornate insistenti, su una possibile separazione delle attività Food & Beverage e Travel Retail & Duty Free. Oggi, in particolare, un report di Intermonte ipotizza lo spin-off (sul modello di quanto sta facendo Gemina con Adr) sottolineando che il management potrebbe valutare l’operazione in quanto consentirebbe di cogliere eventuali opportunità di crescita senza appesantire l’indebitamento.