“Ho un figlio con disabilità e quando va di corpo non c’è nessuno a scuola che lo cambi. Io e mia moglie abbiamo due opzioni. Tenerlo sporco fino all’uscita oppure prendere a turno un giorno di ferie e rimanere a casa con lui, visto che in queste condizioni non vuole più andare a scuola. Il motivo? Dal 10 settembre il servizio AeC (assistenza educativa culturale) non è ancora partito. Siamo al due di ottobre e non si sa se e quando sarà avviato. Si tratta di un servizio fondamentale, garantito dalla legge”. È una delle tante testimonianze che si stanno accavallando in questi giorni. A raccontarlo è Giuseppe Parisi, padre di un ragazzo con disabilità che frequenta l’istituto Baffi. 
“Questa mattina – spiega – mi hanno chiamato dalla scuola: mio figlio era appena andato di corpo ma non c’era nessuno che poteva cambiarlo. Lui era nervoso, non voleva più stare in classe. Così ci siamo dovuti organizzare in fretta e furia. Dal 10 settembre accade sempre così. Lui non vuole più recarsi a scuola, si sente escluso. È un ragazzo sensibile. Ma sia io che mia moglie per vivere dobbiamo andare a lavorare. Una situazione infernale. Quando siamo sul posto di lavoro abbiamo sempre il pensiero che nostro figlio abbia un problema, soffra o che da un momento all’altro arrivi una chiamata e uno dei due si debba organizzare in fretta e furia”. 
Sull’argomento sono intervenuto i consiglieri comunali Mauro Gonnelli e Federica Poggio: “Questa è solo una delle testimonianza che ci arrivano ogni giorno dal 10 settembre. Accade in ogni scuola: elementari, medie, superiori. Si tratta di una situazione assurda che avevamo già segnalato all’amministrazione comunale a inizio anno scolastico. Il motivo? Da quest’anno sono triplicati i ragazzi che hanno bisogno del servizio di AeC (assistenza educativa culturale) mentre i fondi e le ore messe a disposizione dal Comune di Fiumicino e dall’ex Provincia di Roma oggi Città Metropolitana di Roma Capitale le ore sono diminuite. È una cosa intollerabile, soprattutto alla luce di come vengono spesi i soldi delle nostre tasse. Quest’anno il Comune di Fiumicino ha stanziato oltre 320mila euro per la manifestazione estiva metropolitana e poi ci si ritrova a ottobre senza i servizi essenziali: centri ricreativi per minori e disabili e centri estivi per anziani mai partiti, Aec bloccato, fondi per famiglie in difficoltà erogati con mesi di ritardo. Fondi per la ristrutturazione di scuole e strade mai stanziati. Un vero scandalo”.