È stata depositata a fine febbraio alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Civitavecchia la denuncia relativa alla “mancata adozione degli obblighi previsti dalla specifica normativa in materia acustica, di rete di monitoraggio di centraline acustiche, della zonizzazione acustica e dell’obbligo di adeguamento periodico e della divulgazione dei reports relativi dell’aeroporto Leonardo Da Vinci”.
Secondo i firmatari della denuncia, sottoscritta da circa un centinaio di cittadini del comune di Fiumicino, “il rumore aereo a terra e in basso sorvolo rappresenta uno dei principali temi ad impatto ambientale connesso alle infrastrutture aeroportuali. Il Da Vinci, che rappresenta il maggior scalo italiano, al pari di quelli delle maggiori capitali europee, avrebbe dovuto affrontare le problematiche legate al fenomeno del grave inquinamento acustico per le comunità locali residenti nelle zone limitrofe mettendo in atto misure volte a limitare i disagi. Nonostante l’ampia normativa sopracitata (sia internazionale che comunitaria, ndr) e a fronte di un progressivo incremento dell’attività di volo – anche in termini di aumento dei movimenti a terra (ground noise) ed in basso sorvolo (decollo, atterraggio e riattaccata) – nell’arco di due decenni, la società Adr di concerto con la Commissione aeroportuale Rumore presieduta dal Direttore di Enac (istituita con DM 31-10-97) non ha operato nel rispetto della legge e a tutela della cittadinanza interessata”. 

Nell’esposto vengono citati: il mancato aggiornamento sia della “mappa acustica aeroportuale elaborata con il modello matematico INM (Integrated Noise Model)”, sia della “zonizzazione acustica comunale A, B e C”; che “la dichiarata rete di centraline di monitoraggio non è stata sottoposta alla Relazione tecnica di conformità delle caratteristiche dei sistemi e criteri di monitoraggio”; che “non si conoscono le dinamiche di variazione ed evoluzione del clima acustico aeroportuale nell’arco di 10, 20 anni” e che “non sono stati pianificati interventi di risanamento acustico dell’intorno aeroportuale”. 

La conclusione della denuncia è perentoria: “Il carattere permanente di questi comportamenti lasciano presumere una precisa volontà di non rispettare la normativa di tutela della salute dei cittadini e più in generale, dell’ambiente; alla luce delle osservazioni formulate, chiediamo all’illustre Procura di accertare i fatti descritti in premessa e valutare le responsabilità di tali carenze ed inosservanze. Identica denuncia viene prodotta e presentata nei confronti delle competenti Autorità, nazionali, ovvero locali, che non hanno rispettato gli obblighi previsti dalle normative citate”.