Su Il Tempo e Il Fatto Quotidiano di oggi sono usciti due articoli che parlano della vicenda in cui è rimasto coinvolto il sindaco Esterino Montino e uno dei suoi figli relativa all’affitto travagliato di un locale a Testaccio nel 2015. Pubblichiamo il comunicato del sindaco che annuncia querela nei confronti dei quotidiani e di due consiglieri comunali romani del Movimento 5 Stelle con i relativi articoli:

“Non accetto che il mio nome e quello dei miei familiari venga accostato, più o meno direttamente, a chi ha agito nell’ombra, fuori dalla legalità e da ogni regola, nascondendosi dietro a un prestanome. Ho dato mandato al mio avvocato Antonio Andreozzi di sporgere querela nei confronti dei consiglieri del Movimento 5 Stelle in Campidoglio Paolo Ferrara e Giuliano Pacetti, dei quotidiani Il Tempo e Il Fatto Quotidiano che hanno dato il via a una campagna ambigua e denigratoria nei miei confronti e di chiunque strumentalizzi un fatto che ha danneggiato attraverso minacce, intimidazioni e atti di vandalismo sia me che i miei affetti più cari. Vediamo di essere chiari, ristabilendo la verità dei fatti: Nel 2015 una società dove io sono amministratore, ha concesso in affitto un locale a Testaccio in base a un’intermediazione immobiliare firmando un contratto con la “TopFive Srl” dove amministratore era il signor Bevilacqua. La nuova compagine societaria, dopo soli due mesi, smetteva di pagare l’affitto del locale e, a seguito di tutto ciò, veniva aperto immediatamente un contenzioso. Nel frattempo a mio figlio, giovane studente universitario, sono arrivate intimidazioni e minacce da chi si nascondeva dietro l’ultimo subentro societario. D’accordo con lui, al quale voglio pubblicamente riconoscere il grande coraggio, ho deciso di non avere niente a che fare con questi individui. Ad atteggiamenti minatori, atti vandalici e metodi lontani anni luce dalla nostra storia personale e familiare, abbiamo risposto proseguendo con le procedure di sfratto. Ci sono voluti altri due anni e l’ufficiale giudiziario per ritornare in possesso del nostro bene. Abbiamo perso molti soldi, altrettanta serenità, subito prepotenze e danneggiamenti al locale. Pensavo fosse finita, ma evidentemente oltre ai danni ricevuti dobbiamo subire la beffa di una campagna denigratoria di certa stampa e di alcuni personaggi che, relegati nell’effimero social, strumentalizzano facendo illazioni su me e la mia famiglia. Come se fossimo complici e non vittime di quanto accaduto. Tutto questo è intollerabile e verrà risolto nelle sedi opportune”.

Esterino Montino

Il post di Giuliano Pacetti M5S Consigliere Roma Capitale
“Montino, Montino… Vi ricordate di quando Zingaretti aprì ufficialmente la campagna elettorale di Esterino Montino candidato a sindaco di Fiumicino nel 2013? All’epoca la coalizione di centrosinistra fece grandi promesse, ma il risultato è stato anni di immobilismo e un evidente nulla di fatto.
Ora arriva la notizia sui presunti legami di Montino con i Casamonica, che sembra allungare l’ombra di Mafia Capitale, che dal Pd di Roma si estende al Pd laziale. Se questi sono i presupposti della campagna elettorale di Zingaretti per la Regione Lazio, la coalizione di centrosinistra farebbe bene a fare un passo indietro. Quelle rivolte a Montino sono accuse gravi che pesano su tutta la classe politica Dem. Non stupisce che tali accadimenti rafforzino nei cittadini l’idea che il PD laziale amministri la cosa pubblica per il proprio interesse, finendo così con l’essere invischiato con ambienti poco raccomandabili”.

Il post di Paolo Ferrara M5S Consigliere Roma Capitale
“DAL PD ROMA AL PD LAZIO, MAFIA CAPITALE CONTINUA?
Le notizie sui presunti legami di Montino con i Casamonica sono gravi e rappresentano un vero e proprio fardello su tutto il Pd laziale, nonché su un’intera classe politica, che gestisce la cosa pubblica per il proprio tornaconto, quando non intreccia legami con ambienti quantomeno di dubbia moralità.
Zingaretti aprì ufficialmente a Fiumicino la campagna elettorale di Montino nel 2013. Dopo cinque anni di inerzia ci auguriamo che ora in Regione Nicolino non porti anche il ‘modello’ del Sindaco di Fiumicino perché finiremo dalla padella alla brace”.