È successo venerdì pomeriggio quando Katia Bianchi, che gestisce insieme al marito Damiano la stazione di servizio IP in pieno centro di Fregene, è arrivata al distributore per riaprire dopo la pausa pranzo. Due donne stavano facendo rifornimento e hanno richiamato la sua attenzione perché una pompa sembrava bloccata. Nonostante Katia abbia prontamente sistemato il sistema inceppato, le due donne hanno prima iniziato a inveire contro la poveretta con parolacce e insulti, poi sono passate alle mani strattonandola e facendola finire contro il muretto di recinzione fino a toglierle la maglietta.
“Non erano due donne, piuttosto due energumeni – racconta Katia ancora incredula – grosse come armadi. Non ho capito perché mi hanno aggredito, forse perché avevano difficoltà a mettere carburante, ma mi hanno malmenato brutalmente e improvvisamente senza un apparente motivo”.
L’intervento del gestore dell’Agip di fronte e del vicino dell’agenzia immobiliare ha scongiurato che le due teppiste, che sembravano alticce o comunque sbandate, continuassero nella loro follia di violenza. Subito dopo sono intervenuti i Carabinieri e in seguito anche la Polizia.
Katia è finita al Pronto Soccorso con 5 giorni di prognosi, contusioni e lividi sul collo e sulle braccia. È andata bene, ma ancora una volta ci interroghiamo sul tema della sicurezza: neanche in pieno giorno è possibile lavorare serenamente.