Un problema che dura da anni ma che non si riesce a risolvere.  Lo raccontano bene i genitori dei ragazzi che frequentano l’Istituto Tecnico Agrario di Maccarese facente parte dell’Istituto  Comprensivo Leonardo Da Vinci. “La richiesta di domanda per l’iscrizione all’Istituto è aumentata notevolmente e da tre anni ad oggi purtroppo si sono verificati una serie di problemi in quanto le aule non sono sufficienti per tutti gli studenti – scrivono a Fregeneonline i genitori – Lo scorso anno se la sono cavata mettendo alcuni studenti nell’aula di informatica ed altri in piccole aule senza riscaldamento, oggi la situazione è peggiorata in quanto dall’inizio della scuola fino a lunedì 9 ottobre solo i ragazzi del terzo e del quarto B si sono dovuti alternare facendo tre ore ciascuno quando l’orario prevede 32 ore settimanali che non potranno mai recuperare. Lo scorso anno sono stati fatti scioperi, riunioni, assemblee e manifestazioni al comune ma nessuno si è impegnato a risolvere il problema.
Lunedì 9 ottobre siamo stati informati tramite circolare che i ragazzi si dovevano trasferire in centrale e l’11 che dovranno spostarsi al Baffi di Fiumicino in data ancora da stabilire provocando disagi ai ragazzi e a tutte le famiglie che si ritrovano a metà ottobre e devono riorganizzare il tutto (abbonamento per i mezzi,sport già pagati e gli orari di lavoro per tutti i genitori)… Non sappiamo di chi sia la responsabilità di questa indecenza ma siamo certi, che avrebbero dovuto avvertirci del problema prima dell’inizio della scuola in modo da decidere come organizzarci al riguardo e soprattutto che non abbiamo nessuna intenzione di spostarci. Nella speranza che qualcuno si occupi e risolva al più presto questa situazione vergognosa”…
“Quello che accade all’Istituto tecnico Agrario di Maccarese è grottesco e sta creando innumerevoli disagi non solo agli a studenti ma anche ai nuclei famigliari – hanno commentato i consiglieri comunali Federica Poggio, William De Vecchis e Mauro Gonnelli. Negli ultimi anni le domande di iscrizione sono aumentate ma le aule continuano a essere insufficienti. Così quest’anno alcune sezioni sono state trasferite in locali di ripiego mentre altre dovranno essere spostate a Fiumicino nell’istituto Baffi. Una follia se si pensa che gli studenti sono tutti del nord del Comune di Fiumicino o della Provincia, Ladispoli, Cerveteri, Bracciano, e non potranno usufruire dei laboratori indispensabili per l’indirizzo dell’istituto. Lunedì saremo accanto ai genitori che hanno indetto una manifestazione per protestare contro queste gravi carenze”.
“Qualche giorno fa – dichiara l’assessore alla Scuola Paolo Calicchio – il 10 ottobre per l’esattezza, abbiamo scritto alla Città Metropolitana per denunciare la cronica mancanza di spazi per i nostri studenti che frequentano gli istituti superiori del territorio e chiedendo una riunione per affrontare questa tematica. Stiamo attendendo una risposta. Nella lettera segnalavamo i problemi dell’Istituto Superiore Paolo Baffi che, attualmente, ospita circa 1500 alunni di cui 900 nella sede centrale e altri nelle succursali di via Giorgio Giorgis e Viale di Porto di Fregene. Non è la prima volta che cerchiamo un canale di comunicazione, lo abbiamo fatto anche negli anni in cui il sindaco della Città Metropolitana era Ignazio Marino per denunciare lo stato e la capienza di alcuni luoghi. Un’azione responsabile, libera da opportunità di parte e – conclude Calicchio – nell’esclusivo interesse dei nostri ragazzi”.
“Come è noto il Comune di Fiumicino  deve acquisire un immobile dalla Maccarese SPA in prossimità della stazione ferroviaria – sottolinea il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino – accanto alla sede del Bioversity International. L’immobile ospitava l’Associazione Italiana Allevatori. Una parte di quello stabile è vuota, un’altra verrà liberata dopo che la Maccarese finirà i lavori di ristrutturazione dell’edificio accanto, dove saranno destinati gli uffici dell’associazione. Se verranno rispettati i tempi tutto questo dovrà avvenire entro Natale. Da quel momento ci vorranno circa tre mesi per la sistemazione dell’immobile acquisito dal Comune nel quale, vista la assoluta latitanza e impossibilità di dialogo con la Città Metropolitana che si concretizza al punto di non rispondere neanche al telefono, ospiteremo una parte degli studenti dell’istituto Agrario in tre aule con servizi a disposizione. Tutto questo in attesa che qualcuno scenda dal cielo e si degni di affrontare – conclude Montino –  le proprie competenze e responsabilità”.