FREGENE
OnLIne 22 febbraio ore 18.50 Un dramma nel dramma per Nicola Nicolini, il
muratore di 51 anni che questa mattina ha perso la moglie Patrizia nell’esplosione
della sua casa in viale di Porto a Maccarese. L’uomo è già stato provato nella
vita da una precedente tragedia, Circa 15 anni fa, la prima moglie (si chiamava sempre Patrrizia) morì in un
incidente stradale insieme a uno dei figli di tre anni. Non solo ma qualche
anno dopo anche il secondo bambino morì colpito dalla leucemia. Ora che si era
rifatto una vita, sposando in seconde nozze Patrizia Petricic, la figlia
dell’ex custode del cimitero di Maccarese, da cui ha avuto una figlia di 11
anni, la seconda  tegola durissima. Sembra una maledizione inverosimile,
come se il destino si fosse accanito contro di lui.

 

FREGENE OnLine 22 febbraio ore 12.00. La cronaca della
giornata: alle 6.30 in
viale di Porto, qualche centinaio di metri prima di Ponte Ceci, una forte
esplosione sveglia l’intero vicinato. La casa della famiglia Nicolini è venuta
giù, sembra per una fuga di gas. Arrivano subito gli uomini della protezione
civile Radio Soccorso, guidati da Domenico Barone e i vigili del fuoco. Non si
sa chi e quante persone sono sotto le macerie. Si estrae subito la bambina che
è rimasta al piano di sopra. Verso le 7.30 viene recuperato anche Nicola
Nicolini, è ustionato, ferito gravemente, ma cosciente. I vigili gli
chiedono quante persono erano in casa e lui risponde tre. Tolta la figlia e lui,
manca la moglie all’appello. Si scava con le mani, ma si tenta di far arrivare
una piccola ruspa per accellerare le operazioni. Poco dopo le 8.00 si trova la
donna, Patrizia, ma per lei non c’è niente da fare. Il corpo è sotto il
materasso, ustionato, con la testa incastrata nel camino. Deve essere morta
nella caduta dal piano superiore. Secondo alcune versioni la donna avrebbe
messo in salvo la piccola e poi sarebbe stata colpita dall’esplosione al
rientro in casa dove c’era stato un principio di incendio. Ma questa ricostruzione, fatta anche da alcune televisioni, non
coincide con quella dei volontari delle protezione civile che avrebbero, al
loro arrivo, tirato fuori dalla finestra la stessa bambina che era rimasta al
piano superiore. Probabilmente la causa di tutto è stata una fuga di gas, ma non dalla bombola, visto
che la famiglia aveva il bombolone intatto in giardino. Distrutta la casa dei
Nicolini ma anche le altre due porzioni della trifamiliare dei
vicini. "Ho sentito un gran botto – racconta Enrico Marcucilli che
abita proprio a fianco della casa – ma pensavo ad un incidente a qualcuno che
con l’auto fosse finito contro il nostro muro". Che nell’esplosione si è
crepato in più punti all’interno della sua casa. "Quando mi sono
affacciato alla finestra la casa era avvolta dalle fiamme, un fuoco strano, fiamme
vive con poco fumo., il tetto squarciato, solo allora abbiamo capito cosa
poteva essere successo". La piccola è stata portata al Grassi per
controlli dove è stata dimessa poco dopo e affidata alle cure dei parenti. Il
padre Nicola è stato trasportato in elioambulamza all’ospedale, la moglie
Patrizia è stata invece lasciata sul posto fino all’arrivo del magistrato che
ne ha constato il decesso. Scene di comprensibile disperazione su viale di
Porto, alla notizia della morte d Patrizia si è sentita male la sorella, che è
stata portata all’Aurelia Hospital. Sotto choc  parenti e amici, increduli
per questa ennesima tragedia che ha colpito la famiglia.