L’attuale legislazione prevede infatti la possibilità per le scuole superiori di dotarsi di un comitato composto da docenti ed esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifico-tecnologica. Come rileva il testo sottoscritto dalle varie parti, il Comitato Tecnico-Scientifico, che ha funzioni consultive e propositive, rappresenta l’apertura della scuola al mondo del lavoro e la volontà di modulare il percorso formativo dei nostri giovani direttamente nella situazione sociale del territorio di appartenenza, di cui si intendono contemporaneamente valorizzare gli alti profili professionali già presenti e operanti.

Come ha rilevato in questa occasione il Dirigente Scolastico, Prof. Roberto Tasciotti, è ora ormai di abbandonare l’idea di una scuola “disinteressata” per approdare invece alla maturazione di percorsi formativi dove si viva l’unità di Theoria e Techne, secondo la nuova formulazione di “scuola delle competenze”. Vivere questa trasformazione significa aiutare i nostri ragazzi a sviluppare un pensiero creativo, a rispondere alle sfide continue della complessa realtà lavorativa contemporanea, riformulando e adattando continuamente a essa le proprie conoscenze.

Entrano dunque a far parte del Comitato, oltre al Dirigente ed a diciannove docenti, anche i rappresentanti degli Enti territoriali, dell’Imprenditoria, delle Associazioni di Categoria, dell’Università e della Stampa. Scorrendo rapidamente la lista dei membri rappresentativi , troviamo l’A.D.A. (Associazione Direttori d’Albergo), gli Aeroporti di Roma, l’Assobalneari e Balnearia, l’EBTL (Ente Bilaterale per il Turismo della Regione Lazio), Federalberghi, Maccarese SpA, l’Oasi di Porto, la Pro Loco di Fiumicino, l’Università UNICUSANO, la Scuola di Alta Formazione del settore Alberghiero, oltre a numerose altre realtà imprenditoriali, al MIUR e ad alcune agenzie di stampa online.

L’insediamento del Comitato si è svolto all’interno di una mattinata di studio e conoscenza reciproca tra i diversi esponenti e le differenti realtà imprenditoriali, nel corso delle quali già sono emersi molti spunti per il futuro cammino che s’intende intraprendere, quali il rafforzamento dell’alternanza scuola lavoro, il marketing territoriale e la programmazione di momenti formativi comuni tra docenti e operatori dei diversi settori economici.

“Per creare un bambino ci vuole l’intero villaggio”, ha concluso il Dirigente Tasciotti citando un proverbio africano. Allo stesso modo, anche considerando i recentissimi dati sull’occupazione giovanile, solo un’autentica osmosi tra la scuola, la cultura del territorio e il mondo del lavoro potrà garantire percorsi formativi efficaci e reali possibilità occupazionali nel difficile momento che stiamo attraversando.

di Alessandra Benadusi