“Sarebbe un grave danno, non solo all’occupazione e quindi a quel patrimonio di professionalità ed esperienza, ma al sistema economico italiano” – prosegue Canapini – “La capacità tecnica della struttura Alitalia è unica nel Mediterraneo, ha tecnologie invidiateci in ambito internazionale e rappresenta una risorsa che non può assolutamente andare dispersa.Il Governo, a mio avviso, deve essere più incisivo e andare oltre il salvataggio della Compagnia: costringere Finmeccanica a rilevare il settore tecnico nel caso in cui Colaninno si rifiutasse di farlo; valutare altre opportunità di sviluppo economico e quindi occupazionale offerte dal territorio quali ad esempio la portualità turistico-diportistica e crocieristica; valorizzare attraverso i Beni Culturali quell’eccezionale patrimonio archeologico formato dai Porti Imperiali di Claudio e Traiano e dalla antica città di Ostia; impegnare il Ministro dell’Ambiente a disinquinare le acque del Tevere che, unitamente ad un Nuovo Piano Regolatore della costa possano aumentare e migliorare l’offerta turistica-balneare del territorio.“In poche parole conclude il sindaco promuovere il cosiddetto “Sistema” al quale mi auguro che Colaninno ed i suoi Partners guardino con attenzione investendo in questi settori, sicuramente produttivi”.