È pronta al decollo l’Alitalia targata Etihad. Gli ultimi nodi sono stati sciolti, il testo del contratto è pronto e oggi gli a.d. delle due compagnie, Gabriele Del Torchio e James Hogan, suggelleranno con la loro firma il pre-accordo. È  l’ultima tappa prima del closing dell’operazione atteso entro l’anno (dopo il via libera dell’Ue). Ma la festa rischia di essere rovinata dalla protesta dei lavoratori all’aeroporto di Fiumicino. Dopo lo “sciopero bianco” messo in atto dagli addetti ai bagagli, da oggi i lavoratori aeroportuali potrebbero astenersi in massa dal lavoro, paralizzando lo scalo capitolino. Alitalia ha infatti comunicato al Garante degli scioperi che nel fine settimana ci sarebbe “l’altissimo rischio” che gran parte del personale tecnico della compagnia in servizio a Fiumicino possa astenersi in massa dal lavoro, presentando certificati medici. Al centro della protesta dei dipendenti c’è proprio l’accordo Alitalia-Etihad che potrebbe portare a tagliare quasi duemila dipendenti della compagnia di bandiera. “Bisogna prendere provvedimenti duri a tutela dei passeggeri sia da parte dell’azienda Alitalia, sia, per quanto di competenza, da parte dell’Enac, cui è attribuito dal Regolamento europeo la tutela sostanziale del diritto alla mobilità”, commenta il presidente dell’Enac Vito Riggio. Le prossime ore si preannunciano calde sullo scalo di Fiumicino.