Il non rendersi conto che si è arrivati vicini al fallimento della compagnia e al relativo disastro occupazionale, con ripercussioni nazionali, vedi Napoli, rimane curiosa. Ricordo che il vero responsabile ha nome e cognome, è stato o non è stato il lavoro del precedente Governo Prodi, che fu retto e appoggiato dal partito della Califano? Il quale non è stato capace di trovare una soluzione forte, lui stesso martoriato dai suoi numerosi partitini e movimenti che la pensavano uno diverso dall’altro. E’ certo che l’occupazione rimane il nodo che dobbiamo attentamente monitorare, e non a caso il Sindaco di Roma Gianni Alemanno in prima persona ha chiesto oggi al Governo la massima attenzione a questo importante nodo allo scopo di  non far saltare quell’equilibrio importante tra gli interessi privati a quelli sociali. Tanto per riallenare la memoria, specialmente per chi c’è l’ha corta, elenco dal 10 ottobre 2006 tutto quello che è accaduto, fino ad oggi, e da questo viene palesemente alla luce come furbescamente si sia tentato di svendere la nostra Azienda ai Francesi, con vari tira e molla, senza tutelare l’aspetto nazionale (che dovrebbe essere cara a tutti i politici italiani, di Destra e di Sinistra) a favore della solita svendita ad un paese straniero di una Azienda florida portata al disastro per poterla regalare, come cantava il buon Branduardi…per due soldi. Ghandi scriveva: Quando la mia intelligenza si sarà affinata e quando avrò letto di più, capirò meglio. ( fonte ANSA )Le difficoltà dei conti, le complicazioni nelle procedure per la vendita e i ricorsi davanti alla magistratura amministrativa. Sono due anni ricchi di colpi di scena quelli che hanno portato alla proposta di acquisto da parte di Air France-Klm esaminata dal Cda dell’Alitalia. Ecco una cronologia con le tappe della crisi della compagnia: – 10 ottobre 2006 – Prodi lancia l’allarme: Alitalia, dice, "vive il momento più difficile della sua storia". – 23 novembre – Il presidente di Air France, Jean-Cyril Spinetta, annuncia che sono stati avviati "colloqui esplorativi" per una alleanza su richiesta di Alitalia – 1 dicembre – Il Consiglio dei ministri decide la cessione di una quota di controllo della compagnia. – 29 dicembre – Il Tesoro pubblica l’invito a presentare manifestazioni di interesse. – 17 gennaio 2007 – Il Cda decade dopo le dimissioni di Jean-Cyril Spinetta. L’amministratore delegato di Alitalia, Giancarlo Cimoli resta per l’ordinaria amministrazione. – 9 febbraio – Il Tesoro indica il giurista Berardino Libonati alla presidenza di Alitalia. – 13 febbraio – Cinque le cordate in gara per la fase di presentazione delle offerte non vincolanti: AP Holding di Carlo Toto con il supporto finanziario di Intesa-Sanpaolo; il fondo salva-imprese di Carlo De Benedetti Management & Capitali; MatlinPatterson Global Advisers; Texas Pacific Group Europe; Unicredit Banca Mobiliare. – 16 aprile – Le cordate si riducono a tre: Tpg, Aeroflot e Ap Holding presentano al Tesoro le proprie offerte preliminari non vincolanti. – 27 giugno – Aeroflot annuncia il ritiro dalla gara. – 17 luglio – AirOne annuncia di abbandonare la gara, che di fatto fallisce. – 31 luglio – Il presidente Berardino Libonati si dimette dalla compagnia. Al suo posto arriva Maurizio Prato. – 30 agosto – Il cda vara un "piano di sopravvivenza e di transizione", che prevede tra l’altro esuberi, sospensioni di voli in passivo, ridimensionamento dello scalo di Malpensa. – 25 settembre – Prato avvia la ricerca di acquirenti, ‘a tutto campo’. – 8 ottobre – Il cda Alitalia delibera di verificare l’interesse di Aeroflot, Air France-Klm, Ap Holding, cordata Baldassarre, Lufthansa, Tpg. Il 19 rinuncia Aeroflot. – 30 novembre – L’indebitamento a fine ottobre sale a 1,182 miliardi. – 14 dicembre – Le azioni Alitalia perdono valore in borsa per le voci di offerte inferiori alle attese da parte di Air France-Klm e AirOne. – 21 dicembre – Il cda sceglie Air France-Klm per la trattativa in esclusiva per la cessione del 49,9% del Tesoro. – 28 dicembre – Il governo dà via libera alla trattativa in esclusiva con Air France-Klm. Il ministro dell’Economia Tommaso Padoa-Schioppa indica otto settimane di negoziato per la presentazione dell’offerta vincolante. – 9 gennaio 2008 – Missione in Italia del numero uno di Af-Klm, Spinetta: prende contatti con istituzioni e sindacati. – 30 gennaio – Il cda di Alitalia approva il budget 2008 e conferma la necessità di una ricapitalizzazione da 750 milioni a metà 2008 per contenere l’insostenibile trend di perdite. – 31 gennaio – Air One fa ricorso al Tar del Lazio contro l’esclusiva a Air France-Klm nella trattativa con Alitalia. – 5 febbraio – La Sea chiede un risarcimento danni ad Alitalia di un miliardo e 250 milioni di euro per la vicenda Malpensa. Per tamponare le perdite di circa 200 milioni di euro l’anno su Malpensa, Alitalia annuncia dal 31 marzo il taglio di 180 voli sui 350 operativi. – 6 febbraio – Prodi dice che andrà fino in fondo per raggiungere l’accordo con Air France-Klm, operazione necessaria che nessuno ha mai affrontato. – 14 febbraio – Air France-Klm fa sapere che andrà avanti solo se il futuro governo italiano sarà a favore delle nozze con Alitalia , altrimenti "ci fermeremo". – 20 febbraio – Il Tar del Lazio decide di non sospendere in via cautelare, come richiesto da Air One, la trattativa in esclusiva tra Alitalia ed Air France-Klm. – 29 febbraio – Alitalia informa che al 31 gennaio l’indebitamento è salito a 1,28 miliardi di euro e le disponibilità e crediti finanziari a breve sono ridotti a 282 milioni (-23,2% in un mese) – 3 marzo – Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso di Air One contro l’acquisizione, da parte di Alitalia, del gruppo Volare e ordina di rinnovare la gara. (Il Capogruppo della PDL – Fiumicino, Massimiliano Graux).