Allarme nei cieli di Roma intorno alle 14,00 di ieri quando da un aereo della compagnia libanese Mea proveniente da Ginevra e diretto a Beirut, volo siglato ME214, è stato annunciato il rischio attentato. È stata la torre di controllo della cittadina svizzera ad allertare il comandante del volo della presenza in stiva di una valigia non corrispondente a nessuno dei 118 passeggeri a bordo. Per questo motivo si sono levati in volo due caccia intercettori che hanno scortato il velivolo di linea fino allo scalo di Fiumicino. Si tratta di due Eurofighter della difesa aerea italiana del Quarto stormo di base a Grosseto. Il fuori programma, con la presenza dei due (qualcuno sostiene anche tre) aerei da guerra nei cieli del litorale, è stato notato con una certa preoccupazione da migliaia di bagnanti sulle spiagge di Fregene e Ostia, che hanno avvertito forti esplosioni e continui passaggi dei caccia. Una volta atterrato, l’Airbus A320 della compagnia di bandiera libanese Middle East Airlines è stato parcheggiato in una piazzola remota, la numero 846, distante dai terminal e circondato dai mezzi delle forze dell’ordine, dalle ambulanze e dalle cisterne dei vigili del fuoco. I passeggeri sono stati fatti scendere con ordine. Sono in corso le operazioni di controllo da parte dei reparti antiterrorismo della Polizia di Frontiera di Fiumicino. Sul “Leonardo da Vinci” sono stati bloccati i rifornimenti dei velivoli in attesa di decollare e si sono registrati pesanti ritardi. Il traffico è ripreso pressochè regolare intorno alle 15,45. Fino a quel momento i ritardi medi sulle partenze hanno oscillato tra i 50 minuti e un’ora. Centinaia di segnalazioni di strani boati sono giunte ai centralini delle forze dell’ordine. I vigili del fuoco hanno spiegato che si trattava dei due Eurofighter che, partiti per intercettare l’aereo e scortarlo fino a Fiumicino, superando la barriera del suono, hanno provocato le forti detonazioni. Alle 16,25 sono cessate le operazioni di verifica dei bagagli che hanno dato esito negativo: nessun ordigno è stato trovato nella stiva e all’interno del bagaglio sospetto. L’Airbus A320 è potuto così ripartire verso la sua destinazione, l’aeroporto di Beirut.

(di Giulio Mancini – Il Messaggero)