“Stanno per crollare 3 cabine che non riusciamo a salvare!”. Questo il grido esasperato stamattina dei titolari dello stabilimento La Rivetta, vittima come tutti quelli situazione nella zona Sud di Fregene, della devastazione dell’erosione. Come si vede dalle immagini, il mare sta letteralmente inghiottendo le cabine ormai finite dentro l’acqua.
La notizia arriva insieme alla dichiarazione del presidente della Commissione Ambiente del Comune di Fiumicino, Massimiliano Chiodi, sulla problematica dell’erosione a Focene Nord, dove il mare ha inghiottito l’ultima lingua di sabbia.
“La situazione erosione su Mare Nostrum è al limite del catastrofico. Sono state queste le parole che ho ascoltato, e che condivido, incontrando i cittadini della zona”. Ha dichiarato Chiodi in seguito all’ultima mareggiata nella zona nord di Focene in quella porzione di riserva che separa la località da Fregene. “Nei giorni scorsi – ha proseguito Chiodi – ho fatto un sopralluogo  subito dopo che alcuni residenti mi avevano contattato molto preoccupati per i danni che si stavano consumando in quelle ore. Sul posto la situazione è ancora più allarmante: la forte mareggiata ha letteralmente inghiottito la duna che separava il canale di deflusso delle acque basse dalla riva, mettendo a rischio sia il vicino abitato sia una serie di infrastrutture. Ricordo che, a pochi passi, c’è una fondamentale stazione di pompaggio delle acque nere che convoglia la fognatura verso il depuratore di Fregene, non meno importante potrebbe essere la conseguenza del penetrare delle acque marine nella zona umida retrostante, nota come Riserva di Macchia Grande. Non mi voglio soffermare sui possibili errori di valutazione del passato, ma vista la situazione – sottolinea Chiodi – credo sia necessario un intervento nella zona per scongiurare pericoli maggiori. A questo riguardo ho avvisato le autorità preposte per controlli e possibili soluzioni”.