Se il primo argomento ha provocato uno scambio di accuse riguardo al mercanteggio dei voti e delle alleanze successive al primo turno, con al centro il caso recentissimo dei tre consiglieri neo eletti nel PD che hanno deciso di autosospendersi dal partito, è stato il tema sicurezza a suscitare un botta e risposta serrato tra i due. Con Canapini che addebitava a Bozzetto la responsabilità di aver firmato durante il suo governo tutte le grandi convenzioni urbanistiche, con l’aggravante di non aver preteso adeguate opere infrastrutturali, mentre per il suo avversario i ritardi nella loro realizzazione sono da ascriversi esclusivamente all’incapacità di governare il territorio dimostrata nei cinque anni di mandato dalla maggioranza di centrodestra.