La squadra biancorossa, quindi, vince il campionato e conquista l’elite. A giochi fatti sarebbe facilissimo enfatizzare questo stupendo risultato, ma il mister Marco Mei ama volare basso perché è l’unico modo che gli ha insegnato il calcio per assaporare le vittorie e rendere onore agli avversari. “Prima di tutto un abbraccio ai ragazzi perché come ho più volte detto sono loro che fanno bravo un allenatore – dice il tecnico Mei, giocatore fino a poche stagioni fa – mi hanno regalato una gioia immensa con questo traguardo ambizioso. Un sincero grazie anche a tutti quelli che hanno creduto in me, anche nei momenti più delicati e difficili del campionato. Un pensiero anche alla squadra del Montespaccato che fino alla fine ha combattuto sportivamente. Per quanto riguarda l’aspetto calcistico con i ragazzi ad inizio anno ho ribaltato un concetto: anziché chiedergli cosa avrei voluto da ognuno di loro, mi sono messo io a disposizione domandandogli come potevo essere utile ai singoli e alla squadra. Si è aperto un mondo fatto di complicità e voglia di gruppo. È nato così il progetto elite e li ringrazio uno ad uno, anche quelli che durante l’anno hanno deciso di allontanarsi per vari motivi”.  È stata un’alchimia di passioni, di sensazioni e di emozioni irripetibili. Solo ragazzi di uno spessore morale così elevato e un mister così serio, preparato, meticoloso potevano raggiungere questi risultati. “Rimarrà sempre nella mia mente l’abbraccio ricevuto da tutta la squadra al gol partita di Civita Castellana – conclude emozionato Marco Mei – gli voglio bene”. Una squadra, venti ragazzi, tutti diversi ma con un grande cuore e una stima grandissima per il loro allenatore. Un gruppo perfetto anche dal punto di vista disciplinare, sia in allenamento che in partita. E anche se mister Marco Mei ama volare basso, ma il futuro per le sue eccellenti doti, che già faceva vedere in campo da giocatore, lo porterà in alto. È un mister d’Elite.