Prima degli emendamenti si è parlato della crisi della maggioranza, evidenziata dalla stessa iniziativa dei consiglieri: “siamo consapevoli della procedura inusuale – ha detto Tomaino – siamo nella maggioranza ma non abbiamo potuto confrontarci con i nostri colleghi su questi temi. Per questo abbiamo dovuto fare una conferenza stampa, come fa l’opposizione, per spiegare le nostre ragioni. L’attuale crisi politica dipende dai rapporti tra il sindaco e il Pdl che ha diverse sensibilità. Ma mentre gli elettori hanno dato alle ultime elezioni la loro preferenza alla nuova classe dirigente, a Fiumicino ancora prevale il vecchio ceto politico, un asse con elementi della vecchia Democrazia Cristiana. E tutto questo non è accettabile, la volontà degli elettori deve essere rispettata”. Mauro Gonnelli, dopo aver rivendicato il merito del mancato aumento della Tarsu, ha illustrato nel dettaglio i singoli emendamenti: incarichi e collaborazioni con 600 mila euro previsti e giudicati una “inopportuna montagna di consulenze”. Poi altre modifiche sul tema del turismo, sulla  sicurezza dei cittadini, sulle convenzioni urbanistiche – per le quali viene chiesta una verifica complessiva – ancora scuola e asili nido, viabilità e infrastrutture. “E se questi emendamenti non venissero presi in considerazione dal resto della maggioranza?” E’ stata la domanda rivolta dai giornalisti. “Al termine del Consiglio comunale ne trarremo le opportune conseguenze”, hanno risposto i consiglieri presenti. “Da parte nostra non c’è nessun secondo fine – ha ribadito Tomaino – non c’è nemmeno la smania di spaccare la maggioranza o la voglia di andare alle elezioni anticipate. Si tratta di valutazioni politiche, condivise da molti esponenti della maggioranza che magari poi non hanno voglia di metterci la faccia. Ma il malessere esiste ed è anche diffuso, ora è arrivato il momento di risolvere la questione”.