La prima parte del “miracolo”, così, è dunque riuscita grazie all’impegno di diverse persone ma forse soltanto per la determinazione ostinata, e quasi feroce,  dei fratelloni De Chiara, Andrea, Cristiano e Vito che hanno coordinato, diretto ed effettuato i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche nella casa di via focene che ora è in grado di riaccogliere il suo legittimo proprietario e di impedirgli un ricovero coatto in istituti di lungodegenza. Sembrava una missione impossibile solo una 40 di giorni fa e invece…
È proprio vero che volere è potere! Ma il lavoro non può dirsi completato perchè c’è ancora bisogno di aiuto per garantire il tranquillo svolgimento di una vita normale, il vero grande obiettivo di Antonello nostro. Quindi rimane valido l’appello alle persone di buon cuore per un sostegno tangibile alla giusta causa di un amico speciale. (Lorenzo D’Angelantonio)