“Questa mattina, dopo aver ricevuto alcune segnalazioni di automobilisti di passaggio, abbiamo recuperato una carcassa di un canide investito su via Aurelia, all’altezza di Aranova”. È quanto rende noto l’Oasi Lipu Castel di Guido.

“L’animale – si legge nella nota diffusa su Facebook − investito è un lupo maschio adulto con tratti fenotipici anomali (colorazione scura ed assenza di mascherina facciale tipica), con ogni probabilità riconducibili ad un evento di ibridazione più o meno recente.
La carcassa è stata consegnata all’IZS di Lazio e Toscana per gli esami necroscopici (che sveleranno le cause di morte, con ogni probabilità riconducibili ad un investimento stradale) e gli esami genetici (che sveleranno il grado di ibridazione dell’animale). L’animale investito non faceva parte del nucleo familiare che stiamo monitorando da anni nelle aree interne della Riserva del Litorale Romano”.

 Ad oggi infatti il branco monitorato dall’Oasi Lipu Castel di Guido è costituito da 6 individui, il maschio (Nerone) e la femmina (Aurelia) riproduttivi, e 4 giovani nati nella primavera del 2019. I 4 giovani ancora associati ai genitori presentano un fenotipo tipico del lupo (definito “wild type” in gergo tecnico), differente da quello osservabile nell’animale rinvenuto oggi.

“Probabilmente – specifica l’Oasi Lipu Castel di Guido − dunque l’individuo rinvenuto investito questa mattina è un giovane maschio (2-3 anni d’età) in dispersione da altri territori limitrofi.
In questo periodo infatti (tra febbraio e marzo) cade l’epoca riproduttiva nel lupo, e si registra il picco di dispersioni (movimento dei giovani che cercano nuovi territori da colonizzare e un compagno riproduttivo con cui formare un nuovo branco). Ed è proprio a fine inverno-inizio primavera che si registra anche il maggior tasso di mortalità per investimento nella popolazione di lupo, a causa del gran numero di animali che abbandonano il proprio territorio e iniziano il lungo viaggio di ricerca, in aree spesso poco conosciute e purtroppo con molti pericoli (strade ad alta percorrenza in primis).
Si ringrazia Luigi Manzi per la segnalazione e le Guardie Zoofile Cerveteri Fareambiente per averci supportato nel recupero della carcassa”.