“Un migliaio di bambini per un solo pediatra che riceve tre volte a settimana. Per un totale di solo 7 ore settimanali distribuite 2 il lunedì mattina, dalle 9 alle 11, 3 il mercoledì dalle 15 alle 18 e 2 il venerdì dalle 11 alle 13. E se un bimbo sta male e ha la febbre? Bisogna infagottarlo e portarlo direttamente allo studio perché la specialista, una professionista brava e capace non effettua visite a domicilio”. È quanto afferma Roberto Severini, presidente dell’associazione Crescere insieme che precisa come la pediatra, non avendo una segretaria, “durante le visite sia spesso impegnata a rispondere al cellulare”. Per denunciare questa situazione, che Severini definisce “indecorosa” e che causa molti disagi alle famiglie, l’associazione ha organizzato una petizione popolare ad Aranova nel corso della quale sono state raccolte oltre 400 firme. Adesso le firme saranno portate alla Asl RmD, sottoposte all’attenzione della dirigente responsabile, la dottoressa Laura Barozzi. “Non riteniamo giusto che Aranova debba avere una sola pediatra e part-time. Nulla da dire  sulla sua professionalità: è molto preparata e brava – dichiara Severini – la critica è  invece rivolta alla Asl che non può lasciare un territorio come Aranova sprovvisto di pediatra. Non ci si può infatti sempre recare a Fiumicino dove lei ha un altro studio né i nostri bambini possono ammalarsi su appuntamento. Purtroppo quando questo succede e non si ha l’appuntamento, si fanno lunghe file che, con questo freddo polare, si allungano”. Severini, sottolineando la continua crescita demografica della località dove risiedono molte giovani coppie con bambini, dichiara che “non tutti possono permettersi un pediatra privato, che costerebbe”. Dopo questa petizione, l’associazione chiederà un incontro ad Aranova  con i vertici Asl, regionali e comunali per programmare il futuro sanitario del territorio. Infine, ecco un’osservazione del combattivo presidente: “Ultimo appunto sull’ambulatorio medico di Palidoro: è ridicolo e da terzo mondo vedere una sala d’attesa all’aperto… Soprattutto perché frequentata da persone anziane: stiamo davvero rasentando il ridicolo”.