Sono stati svuotati e disinfettati i secchioni, raccolte cartacce, bottiglie, foglie secche. Tra i volontari c’era anche Adriano Colella che due anni fa raccolse le firme chiedendo l’apertura di una piccola parte della pineta ai cani. “Dopo lo sfalcio dell’erba erano rimasti un sacco di rifiuti ovunque – commenta – abbiamo voluto dare una mano direttamente. L’idea è comunque quella di formare un’associazione che riunisca le persone che amano i cani e vogliano migliorare il parco, con percorsi attrezzati, punti informazione e servizi”.