“In particolare vorrei ringraziare il Presidente dell’Ass.ne il Cittadino, Fernando Carlini che insieme ad altri mi ha espresso un quesito che ho voluto subito verificare da libero cittadino. Parlo del tasso di Arsenico  che si trova nei nostri rubinetti di casa, quindi  il tasso di Arsenico nell’acqua naturale – prosegue Graux –  Ho portato ad analizzare l’acqua di rubinetto di casa ed ho verificato la concentrazione di questa sostanza chimica nell’acqua. Infatti, in molti comuni del Lazio, questa sostanza si è ritrovata in concentrazioni abbastanza preoccupanti e quindi, perchè non verificare il tasso di arsenico anche da noi? Precisando che non ci si vuole sostituire agli organi di controllo che fanno bene il loro dovere, ma di certo conoscere se esiste traccia e se esiste quale è il suo tasso di concentrazione mi è sembrato condivisibile. Ecco l’idea positiva nell’effettuare questo controllo, che ci spinge di proporre all’Assessorato all’Ambiente di valutare di creare al suo interno un piccolo e definitivo laboratorio per il controllo delle acque, compreso i canali che ad oggi registro una particolare attenzione e quindi preoccupazione da parte delle Associazioni cittadine. Nelle analisi effettuare su Fiumicino il tasso di Arsenico è di µg/l 1 su un tasso massimo ammissibile  di 10. Quindi le tracce ci sono ma irrilevanti. Una ottima conferma che vede l’acqua di rubinetto confermare la sua potabilità nel nostro Comune. Certo un riscatto dell’acqua di rubinetto su quelle in bottiglia, infatti va detto che le acque minerali,  molti non lo sanno, hanno una deroga già segnalata con un infrazione dalla comunità europea nell’avere  una anomala deroga sui limiti ammissibili  delle  sostanze come Arsenico, ferro, alluminio e floruro”.