Ma se con questo intervento l’obiettivo può dirsi raggiunto, non mancano osservazioni critiche sul lavoro fin qui svolto. “Sono almeno due gli aspetti che a mio giudizio non vanno bene  – dichiara il signor Noccolai, segretario della protezione civile di Fregene, residente sulla via – Il primo riguarda il congiungimento della strada con viale Castel San Giorgio, dove, a causa di un avvallamento, quando piove si forma una vasta e profonda pozzanghera pericolosa per la circolazione. Visto che si sta intervenendo, mi chiedo perché non si metta uno strato più alto di asfalto in modo da pareggiare il livello stradale, cosa che invece ho l’impressione non si voglia fare. Il secondo riguarda i bordo del nuovo asfalto, e qui faccio due osservazioni; primo non capisco perché l’asfaltatura in alcune parti non copra del tutto la sede stradale e si lasci invece scoperta una striscia di vecchio asfalto ai lati della strada. Oltre a formare uno scalino, se il nuovo asfalto non viene compattato per bene, basteranno le prime piogge a ricreare delle spaccature  nel nuovo asfalto, vanificando il lavoro svolto. Ho fatto notare la cosa alla ditta che sta eseguendo il lavoro, chiedendo che almeno si ripassi con la schiacciasassi su questi bordi, ma la risposta è stata un generico “vedremo”. Insomma, se il lavoro era necessario, come senz’altro lo era, perché non completarlo per bene in modo che duri nel tempo?”