Che sono andate via come il pane, arrivando a quotazioni di 900mila euro per quella delle "colonnine" e di 500mila per quella del "pincetto". Un loculo a prezzi da attico, insomma. Il prezzo a base d’asta, fissato dall’Ama (la municipalizzata che nella Capitale si occupa, benché l’accostamento faccia un po’ macabro, di rifiuti e di cimiteri), era di 150mila euro, ma i partecipanti all’asta online sono stati talmente tanti che il prezzo è lievitato in men che non si dica. E i vincitori, con un prezzo che consentirebbe l’acquisto di un appartamento da gran signori, si sono aggiudicati un posto tranquillo per l’eterno riposo. Eterno mica tanto, in verità, perché la concessione delle cappelle dura solo 75 anni: un tempo comunque più che sufficiente per tornare polvere con stile. Il ricavato della vendita dei 35 sepolcri era stato stimato dall’Ama – informa il quotidiano la Repubblica – intorno ai due milioni di euro; ma visto il clamoroso successo delle prime vendite all’asta (restano da battere 17 tombe) si pensa che nelle casse della municipalizzata possano entrare quasi 10 milioni (anche se le tombe in vendita non sono solo quelle prestigiose al Verano, ma anche in quelli di Prima Porta e Maccarese). Denaro che verrà utilizzato per finanziare il piano di restauro della parte più antica del cimitero monumentale della Capitale, sottoposta a vincolo della sovrintendenza poiché ospita cappelle, loculi, marmi e sculture di grande pregio: assieme a molti personaggi illustri, insomma, vi riposano le ceneri anche di parte della nostra cultura. (Tgcom)