In riferimento a due articoli giornalistici pubblicati su un noto quotidiano e riferiti all’attacco informatico che ha messo fuori uso il server dei Servizi Sociali pubblicati il 18 e 19 novembre del 2015, l’Assessore Paolo Calicchio e la Dirigente dell’Area Servizi Sociali, Catia Livio precisano quanto segue:

“Non corrisponde a verità, come si afferma che “soltanto un giorno prima dell’attacco mail che ha cancellato la banca dati, due dirigenti dei servizi sociali del Comune di Fiumicino sono stati ascoltati dalla Procura di Roma che ha chiesto spiegazioni su alcuni atti firmati dall’Amministrazione”.

L’unica dirigente dell’area servizi sociali non è mai stata ascoltata né il giorno prima, né i giorni precedenti e neppure quelli successivi dalla Procura della Repubblica di Roma o di Civitavecchia competente per territorio. Non è mai stato notificato nulla su un’eventuale indagine in corso all’interno dell’area servizi sociali.

Per quanto riguarda l’affermazione, secondo la quale “la querela contro ignoti però è stata presentata a sette giorni di distanza dall’accaduto. Una circostanza che ha insospettito l’opposizione che sul caso getta l’ombra del complotto” precisiamo che l’attacco informatico è avvenuto l’11 novembre e che lo stesso giorno sono state informate le forze dell’ordine di quanto accaduto. Le stesse rappresentavano la necessità di avere, allegata alla querela, una relazione tecnica che è stata consegnata in data venerdì 13 novembre. La denuncia è stata presentata il successivo lunedì 16 novembre a firma della Dirigente.

Infine, in merito alle righe conclusive dell’articolo nelle quali si scrive “… la tipologia di dati compromessi riguardano anche disabili, minori stranieri e case famiglie. Quello che per anni a Roma è stato il terreno di Mafia Capitale. Ma a Fiumicino un virus di un’email ha cancellato tutto”  rileviamo toni diffamatori per i quali ci siamo già tutelati nelle sedi più opportune.

Per quanto riguarda l’articolo del 19 novembre precisiamo che non vi è mai stata acquisizione di alcun faldone né da parte della Guardia di Finanza, da altre Forze dell’Ordine e neppure che su queste vicende siano stati sentiti in Procura dirigenti o funzionari del Comune. Non abbiamo notizia che vi siano indagini in corso a carico dei Servizi Sociali.

È falso che Angela Di Mastromatteo non rientri nell’erogazione dell’assistenza indiretta. Probabilmente il giornalista fa confusione su assistenza indiretta e contributo di sollievo regionale visto che la signora rientra nell’erogazione dell’assistenza indiretta. Quanto alla menzionata richiesta di accesso agli atti da parte del legale della stessa, richiesta che scade il prossimo 8 dicembre, anche in questo caso  il redattore dell’articolo riporta la frase sibillina “ma l’hacker ha fatto prima di tutti” lasciando intendere che il Comune non sarà in grado di dare corso all’iter per la pubblicazione della graduatoria per il contributo di sollievo su fondo regionale, circostanza che invece avverrà il prossimo 23 novembre.

In ultimo precisiamo che il virus informatico ha colpito il server dedicato ai Servizi Sociali e che ha provocato e sta provocando un disservizio del quale sono vittima i nostri assistiti e il Comune di Fiumicino. Il tutto è oggetto di un’indagine interna e, soprattutto, di una denuncia querela presentata presso il Commissariato di Polizia di Fiumicino. Sono due giorni che notizie non corrispondenti alla realtà parlano di virus-gate, di ombre sull’Amministrazione, di fascicoli di indagini condotte dalla Guardia di Finanza.

Precisiamo che, in ordine a tutta questa vicenda, è stata sporta denuncia nella giornata di ieri per diffamazione a mezzo stampa”.