Sarà mia cura, in occasione del primo Consiglio Comunale utile, fornire la documentazione dettagliata inerente le procedure di taratura di tutte le apparecchiature fisse – prosegue Petrarca –  Colgo, però, questa occasione per informare anche i cittadini su come il Comando della Polizia Locale ha operato per garantire la legittimità e la regolarità del funzionamento degli impianti. Nello specifico, gli impianti in questione sono denominati Traffiphot III SR Photor&V e Traffistar SR 520. Le apparecchiature citate sono dotate di appositi decreti di approvazione n. 4130 del 24/12/2004 e n. 4177 del 04/06/2008, entrambi rilasciati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le apparecchiature citate sono prodotte dalla JENOPTIK Robot Gmbh, società tedesca leader in Europa nel settore specifico del controllo del traffico e della velocità che risulta tra le più utilizzate in Europa. La taratura degli impianti autovelox, richiesta con cadenza annuale dalla direttiva Maroni, a garanzia di maggiore efficienza, trasparenza e correttezza, viene effettuata dal nostro Comando di Polizia Locale con cadenza semestrale. Il processo di taratura e successiva certificazione della taratura stassa viene effettuato da un soggetto terzo, trattasi della T.E.S.I. srl, azienda che è titolare di apposito accredito presso il S.I.T. (servizio di taratura in Italia); si tratta della prima azienda italiana accreditata a rilasciare apposita certficazione di taratura dei misuratori di velocità dei veicoli, in quanto dotata di tutti i riferimenti normativi e strumentali, al contrario di quanto dichiarato nell’interrogazione in cui si asserisce che in Italia non esiste un centro S.I.T. Penso che a qualunque cittadino verrebbe spontanea la domanda: “È possibile che su molte autostrade italiane siano installati tutor e su moltissime strade autorizzate dai Prefetti siano installati autovelox, senza che questi poi non abbiano nessuna possibilità di legittimazione?”. A questa domanda sapranno sicuramente rispondere, in qualità di esperti, sia il Presidente del Comitato Torre in Pietra che i Consiglieri promotori dell’interrogazione. Al Consigliere Calicchio, in particolare, vorrei far presente, prosegue l’Assessore Petrarca, che il sottoscritto non ha mai avuto la presunzione di essere un maestro di lingua italiana, ma attento ad esaminare quale messaggio si vuole mandare attraverso l’uso delle parole. Quando ho affermato che il Consigliere Calicchio preferisce schierarsi con chi vuole far spegnere gli autovelox e non con i cittadini che chiedono maggiore sicurezza, avevo intuito bene. La conferma, qualora necessaria, l’ho avuta ricevendo questa interrogazione presentata dai Consiglieri Calicchio e Cutolo che risulta essere molto simile, forse identica, alla memoria depositata dagli avvocati delle Associazioni  costituite contro l’utilizzo degli autovelox presso il Tar del Lazio, con la quale chiedevano l’annullamento, previa sospensiva, dell’approvazione e autorizzazione del contratto di noleggio autovelox, sospensiva che il Tar ha respinto poiché, senza entrare nel merito delle considerazioni delle parti, ha rilevato che nel bilanciamento dei contrapposti interessi non può che, allo stato, darsi prevalenza agli interessi di natura pubblica in relazione all’esigenza di prevenire e sanzionare condotte tendenzialmente pregiudizievoli per l’incolumità degli utenti della strada”.