Quando ormai mancano solo poche ore al ballottaggio del 24 giugno, con la campagna elettorale che si chiude alla mezzanotte di domani venerdì 22 giugno, partono le ultime bordate tra i due candidati che sono passati all’artiglieria pesante. Di qualche giorno fa l’esposto presentato da Mario Baccini al prefetto di Roma Paola Basiloni: “Abbiamo denunciato al Prefetto quanto è sta accadendo in campagna elettorale a Fiumicino – ha detto Baccini – scambi elettorali, favori, debiti fuori bilancio, accensione di mutui per inaugurare cantieri che non vedranno mai la luce e solo per accattivarsi la simpatia degli elettorali. Una vergogna”.
Sempre Mario Baccini ieri mattina si è rivolto ai Carabinieri di Torrimpietra per denunciare “coloro che hanno offeso la mia onorabilità sui social con notizie false e tendenziose”, si tratterebbe in questo caso di persone vicine alla coalizione del suo avversario che avrebbero avanzato ipotesi di voto di scambio.
Di ieri sera invece l’affondo di Montino durante l’incontro con Paolo Gentiloni in Darsena, il sindaco senza mai nominare il suo avversario, lo ha accusato di non pagare la Tari per l’abitazione in cui ha preso la residenza a Fregene: “Nella nostra città si trasferiscono 1000 persone l’anno – ha detto Montino – Quando si cambia città, lo si fa perché si pensa di potere stare meglio rispetto alla città di partenza. L’ha fatto anche il mio avversario, lo scorso novembre. Ora, invece di fare la polemica sui mutui che noi accendiamo per fare le opere pubbliche, invece di fare la polemica  sull’immondizia della città per un Comune che è arrivato all’82% della differenziata,  il primo Comune del Lazio, intanto pagasse la Tari, perché non risulta che dove è residente ci sia una posizione Tari”.
La replica di Baccini non si è fatta attendere ed è arrivata sui social: “Brutto segno quando si deve ricorrere ad attacchi personali – dichiara – Poi, visto che Esterino Montino mi invita ad essere onesto diciamo allora due parole a proposito dell’onestà. Onestà è: dire la verità anche quando non ci conviene; amministrare la cosa pubblica in nome e per conto dei cittadini, non dei propri amici; utilizzare i fondi pubblici per ciò a cui sono destinati. Sotto processo per abuso d’ufficio, truffa e peculato non ci sono io ma il sindaco uscente di Fiumicino, Esterino Montino”.