Il Comitato Regionale Lazio di Assobalneari Italia- Federturismo Confindustria, presieduto dall’imprenditrice Simonetta Mancini (nella foto), recepisce quanto  stabilito a livello nazionale dai Direttivi delle quattro Associazioni maggiormente rappresentative di categoria: Assobalneari Italia, CNA Balneatori, FIBA Confesercenti e SIB Confcommercio, e richiama gli operatori turistici balneari operanti sulla costa regionale alla massima partecipazione. “Vorrei sottolineare – dichiara Simonetta Mancini- come, a differenza di quanto riportato da alcuni, NON si tratta di uno sciopero, bensì di una manifestazione avente due obiettivi ben precisi: da una parte esprimere il nostro più totale disappunto nei confronti del perpetrarsi del silenzio dell’attuale compagine governativa rispetto alle questioni della categoria; dall’altra, sensibilizzare la clientela verso quelle che sono le motivazioni sottese all’iniziativa, fra tutte l’incertezza del futuro di oltre 30.000 aziende balneari e di migliaia e migliaia di lavoratori in forza presso le strutture stesse, all’indomani del termine fissato dall’Unione Europea nel 31 dicembre 2015. Ritengo assolutamente comprensibile l’intento della categoria di esprimere disagio e preoccupazione rispetto ad una questione che, ripeto, coinvolge intere famiglie, economie spese in decenni di attività, il comparto turistico balneare italiano nel suo complesso. Proprio per questo è doveroso che tutti gli operatori aderiscano all’iniziativa del prossimo 3 agosto, ritardando alle 11.00 l’apertura degli ombrelloni, nonché a tutte le altre che seguiranno nel corso del mese. È importante che il nostro NO alle aste dal 2015 volute dall’Unione Europea risuoni chiaro e forte.  Rimaniamo sorpresi- conclude il Presidente del Comitato Regionale Lazio di Assobalneari Italia- dalle esternazioni della Presidenza della neo nata Federbalneari Italia che chiede a ben oltre il 95% delle imprese balneari italiane di revocare la manifestazione in virtù della proposta di disegno di legge avanzata dal Deputato Silvano Moffa in materia di demanio marittimo. Ci stupisce, lo ripeto, dal momento che il testo avanzato dall’Onorevole è un tentativo, certamente meritevole, di revisionare la questione dei canoni demaniali marittimi. Nessuna parola, però, vi è contenuta circa il problema delle concessioni demaniali marittime al 1° gennaio 2016.”