“Stiamo lavorando per centrare l’obiettivo imposto dall’Unione Europea al 2016 di arrivare alla qualità “buona” per le acque superficiali del Lazio – ha affermato Zaratti – in questi anni abbiamo varato un Piano di Risanamento delle Risorse Idriche con progetti per complessivi 422 milioni di euro. Di questi fondi, 280 milioni fanno parte del Piano Straordinario di Risanamento delle Risorse Fluviali e Lacuali, il quale riguarda gli interventi infrastrutturali necessari sul territorio regionale al fine del risanamento delle risorse idriche. Altri 72 milioni vanno a potenziare i fondi regionali di spesa ordinaria, cioè quelli degli accordi di programma quadro, per le risorse idriche. Si tratta di progetti di notevole importanza che stanno risolvendo e risolveranno criticità storiche sul fronte delle risorse idriche, come quelle della zona dei Castelli romani e della Valle del Sacco”. “Oggi abbiamo stanziato ulteriori 70 milioni di euro in assestamento di bilancio con i quali continueremo l’opera di risanamento delle risorse idriche che sta dando ottimi risultati – continua Zaratti – Negli ultimi anni, infatti, come conseguenza positiva delle azioni messe in campo dalla Regione in collaborazione con gli Ato, sono stati riaperti alla balneabilità 30 km di coste marine e tutti i laghi del Lazio sono tornati a essere balneabili. Tutto ciò è stato possibile sia grazie alle opere strutturali realizzate, sia grazie alle estreme professionalità presenti all’interno della Task Force Ambientale che ci hanno permesso di agire in tempo reale su ogni problematica che si è presentata, dal lancio dell’allerta al monitoraggio degli inquinanti alle azioni da mettere in campo per risolvere tutte le criticità e gli illeciti ambientali”. Alla conferenza era presente anche il capitano Cardarello della Capitaneria di Porto di Roma: “in collaborazione con la Regione Lazio e l’Arpa abbiamo eseguito attività di controllo, in particolare nella zona di Fregene, sulle acque interne che hanno dato ottimi risultati – ha detto Cardarello – anche come deterrente queste azioni hanno dimostrato notevole efficacia”. “L’ARPA Lazio – sottolinea il Commissario straordinario dell’Agenzia, Avv. Corrado Carrubba – effettua il controllo della balneazione lungo l’intero litorale regionale, con oltre 400 punti di controllo e, nel corso del 2009, ha già effettuato circa 125 interventi su segnalazione per episodi legati ad inquinamento e presenza di fioritura algale”.