Sull’episodio, accaduto nella serata di mercoledì 27, idagano i carabinieri della compagnia di Ostia, d’intesa con la Procura della Repubblica di Civitavecchia, hanno aperto un’indagine per individuare l’attentatore ed eventuali responsabilità. L’uomo ha acquistato la bottiglia d’acqua perfettamente sigillata nel bar del cosiddetto “polmone” ovvero nell’area vicina alla lunga sosta, dove i taxi aspettano di raggiungere i moli d’imbarco dei passeggeri. Dopo aver bevuto, il tassista ha avvertito un forte bruciore in bocca. Controllando l’acqua ha notato che emanava odore di candeggina e che sul collo della bottiglia era presente un minuscolo foro. Il 39enne si è subito recato al nucleo di cure primarie di Fiumicino. I sanitari hanno però deciso di trasportarlo all’ospedale Grassi e di chiamare i Carabinieri. Dall’ispezione effettuata dai militari insieme a personale dell’Asl RmD nel bar di via Zara è stato verificato che nessuna delle altre bottigliette aveva fori sull’involucro. La boccetta incriminata è stata sequestrata e verrà analizzata. L’uomo non rischia la vita ma è ricoverato per accertamenti.

(Il Messaggero)