“Prendo atto delle recenti dichiarazioni del senatore De Vecchis, dei consiglieri D’Intino e Costa e di altri rappresentanti dell’opposizione sull’iscrizione nei registri dell’anagrafe della bambina con due mamme e sulla nascita di una nuova famiglia. I consiglieri e il senatore dovrebbero pensare a farsi promotori verso il loro leader, nonché ministro dell’Interno, delle esigenze della città e dei cittadini, esposte dal sindaco nella lettera di ieri sulla sicurezza, invece che fare propaganda sulle spalle della gente e sulle vite degli altri. Certamente dimostrerebbero di avere a cuore i cittadini di Fiumicino, senza questionare sulla vita dei bambini che se non fosse per amore dei loro genitori non sarebbero mai venuti ne verrebbero al mondo. Esattamente come i figli delle coppie eterosessuali. Come ho già espresso nel precedente comunicato, auspico che questa sia la prima di una lunga serie di iscrizioni. Ricordo che anche le persone lgbt pagano le tasse, lavorano, conducono una vita come tutti gli altri cittadini. Non siamo un peso, non rappresentiamo una spesa pubblica a differenza loro, mantenuti anche da noi cittadini lgbt. Non perdono occasione di battersi contro i diritti delle persone. Ma loro sono così: deboli coi forti e forti con gli ultimi e gli emarginati. Parlano di conservazione della specie, di sacrosanto diritto di un bambino ad avere una mamma e un papà e accusano gli altri di agire secondo ideologie. Le evidenze pedagogiche, sociologiche e scientifiche, oltre che il buon senso, dimostrano invece che un bambino ha un unico e sacrosanto diritto: quello di essere cresciuto con amore, attenzione e dedizione e che l’orientamento sessuale dei genitori non compromette in alcun modo tutto questo”.

Davide Farruggio, delegato del sindaco per i Diritti Civili