Lo dice il presidente del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino Carla Petrianni. “Così c’è stata l’approvazione di due delibere; e l’espressione in Conferenza dei Servizi di parere contrario al progetto AMA di Maccarese fissò regole prescrittive rigorose per impedire la costruzione nel territorio comunale di impianti a biogas – sottolinea Petrianni – Nella giornata di martedì, con altrettanta soddisfazione, dopo un silenzio durato mesi e uno scarno susseguirsi di modeste e timide dichiarazioni, finalmente sono state pronunciate parole chiare contro il biogas a Fiumicino dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, già presidente della provincia di Roma, e dal candidato sindaco a Fiumicino della coalizione del centro sinistra Esterino Montino. Parole che per noi, in lotta da due anni, prima contro l’inceneritore a Pizzo del Prete poi contro il biogas a Maccarese, sono particolarmente significative. Cosa hanno affermato Zingaretti e Montino? Che questo nostro territorio è da salvare e non può essere ulteriormente devastato da discariche, inceneritori, biogas, raddoppio dell’aeroporto. Per mesi abbiamo presentato le ragioni che supportano il nostro no al biogas presso tutte le sedi istituzionali competenti spiegando che questo nostro territorio merita uno sviluppo diverso di qualità e non deve essere usato come area di servizio della capitale,trasformato nel nuovo polo industriale dei rifiuti e dell’energia. Sappiamo benissimo che la parola fine al progetto AMA del biogas a Maccarese sarà apposta solo dalla chiusura con parere contrario dell’ iter amministrativo in corso presso la Conferenza dei Servizi o dal ritiro del progetto stesso da parte dell’AMA, ma riconosciamo alle dichiarazioni di martedì pomeriggio un grande valore politico perchè per la prima volta il Presidente della Regione ha pubblicamente affermato che il presente ed il futuro di questo Comune non è nel biogas, come non lo è nel cemento del raddoppio areoportuale o in altro genere di impianti che non rispettino salute ed ambiente. Noi siamo pronti a contrastare con tutti i mezzi che riterremo opportuni la realizzazione dell’impianto AMA, che sia all’interno o fuori dalla Riserva: lo faremo con il ricorso al Tar per il quale abbiamo già raccolto l’adesione di oltre 150 famiglie, con manifestazioni e con presidi come abbiamo fatto sempre nel corso di questi ultimi due anni. Siamo persone, cittadini che ascoltano con attenzione le parole della politica e che danno a queste valore solo quando si trasformano in atti amministrativi e scelte concrete: il no al biogas pronunciato da piazza Grassi martedì pomeriggio da Zingaretti e Montino è importante ma acquisterà reale significato quando verrà definitivamente archiviato il progetto AMA, quando verrà bloccata la realizzazione di impianti a biogas su tutto il territorio regionale, quando verrà staccata la spina del gassificatore di Malagrotta e bloccata la costruzione dell’ inceneritore di Albano, quando alla Valle del Sacco e ai suoi abitanti verrà restituita la possibilità di vivere e non solo di sopravvivere in uno dei luoghi più inquinati d’Italia, quando verrà messa in pratica l’unica scelta che abbiamo a disposizione per risolvere la questione rifiuti e raggiungere l’obiettivo Rifiuti Zero: riduzione, raccolta differenziata, riuso, riciclo e recupero della materia. Noi crediamo in tutto questo, non è utopia ma semplice necessità di sopravvivenza”.

montino Zingaretti apr13 md