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La preoccupazione, in realtà, era più che comprensibile e il gesto lo è stato altrettanto, però il rischio adesso è che tutto venga lasciato così, visto che nessuno aveva mosso un dito per sostituire la precedente copertura in travi di legno andata in pezzi sotto il peso delle auto. Ora che è tutto “sistemato”, per i responsabili della sicurezza stradale è probabile più che mai che non sussistano le condizioni di necessità e urgenza per intervenire rapidamente (che d’altronde non sussistevano già dalla nostra segnalazione dell’8 luglio). Altro pericolo per la sicurezza che ci è stato segnalato, il cedimento stretto e profondo che si è creato a fianco di un tombino sempre sullo stesso tratto di viale della Pineta; se il rischio è minimo per le auto, molto maggiore lo è per chi vi transita sulle due ruote. Ma lo diciamo an passant, perché ormai abbiamo capito fin troppo bene come queste segnalazioni vengano giudicate, per dirla alla Totò, quisquiglie, pinzillacchere. E allora, per rientrare a pieno titolo nella categoria degli incontentabili, ne aggiungiamo un altro di pericolo: il cedimento, questa volta largo e profondo, su viale Castellammare, a poche decine di metri dopo l’incrocio con via Cattolica in direzione sud. Poco visibile anche a occhio nudo, il passaggio su quel punto provoca un notevole quanto improvviso contraccolpo, controllabile per chi è in auto ma sicuramente molto meno per chi è in moto.