Una storia simile a quella subita il giorno prima da altri due diciassettenni costretti a scendere dal treno nel sottopasso della stazione ferroviaria “Magliana Vecchia” per essere poi aggrediti e derubati anche delle scarpe. Due aggressioni simili, probabilmente messe a segno dallo stesso gruppo di nomadi che ora la polizia sta cercando. Episodi di violenza non nuovi su questa tratta, già oggetto di denunce da parte di pendolari vittime di aggressioni analoghe. Il giorno dell’epifania l’ultimo episodio. Ore 18.30, stazione Muratella. Su un vagone del trenino che porta all’aeroporto Leonardo da Vinci, i tre giovani (partiti da Centocelle) in attesa di arrivare a destinazione, vengono accerchiati e malmenati da un gruppo di sette, otto ragazzi (probabilmente rom secondo il racconto degli aggrediti).
«E’ davvero assurdo quello che è accaduto a mio figlio e ai suoi amici – racconta P. M., il papà di uno dei tre giovani – Stavano andando a farsi una passeggiata al centro commerciale e hanno rischiato di non tornare più a casa. Ma in che mondo viviamo, questo può accadere a chiunque è per questo motivo che episodi come quello vissuto da mio figlio e i suoi amici vanno denunciati in tutti i modi possibili, per evitare che accadano». Il racconto diventa più dettagliato: «Erano seduti per conto loro, quando all’improvviso sono stati circondati da un gruppo di sette, otto nomadi (all’incirca avranno avuto una ventina di anni). Gli aggressori, saliti alla fermata “Muratella”, dopo un rapido giro di perlustrazione hanno circondato mio figlio e gli altri due amici, seduti tranquillamente per fatti loro. Li hanno picchiati con pugni e calci, qualcuno si è anche arrampicato sul portaoggetti per picchiare dall’alto. Sono stati quindi derubati dei cellulari, portafogli e altri oggetti d’oro. Una cattiveria folle, inspiegabile». I ragazzi portati al pronto soccorso hanno avuto una prognosi di sette giorni. «Mio figlio, come gli altri due amici, ha l’occhio tumefatto, l’orecchio livido e numerosi escoriazioni su tutto il corpo, ed è completamente sotto choc. Nemmeno un branco di animali li avrebbe ridotti in quel modo, gli hanno addirittura strappato pantaloni e giubbotti». La cosa che fa più rabbia ai genitori dei ragazzi aggrediti «è l’indifferenza degli altri passeggeri, che visto quello che stava accadendo hanno preferito cambiare vagone invece di avvertire qualcuno o tentare di aiutarli. La banda di delinquenti è scesa senza alcun impedimento o difficoltà alla fermata della stazione di Ponte Galeria. Impossibile il riconoscimento degli aggressori perché le telecamere non funzionano e per tanti altri motivi da terzo mondo. Non c’è nessuno a vigilare sull’incolumità dei passeggeri sia nelle stazioni che sui treni come questo».
«La speranza dopo queste terribili aggressioni – spiega il consigliere del Pdl del XV Municipio, Augusto Santori – è che le forze dell’ordine individuino presto i responsabili della grave aggressione, anche attraverso specifici controlli nei campi nomadi, abusivi e non, presenti nei pressi della stazione Muratella, e che le Ferrovie dello Stato provvedano a garantire il ripristino del funzionamento dei dispositivi di telesorveglianza nella stazione». «L’episodio – conclude Santori – risulta grave perché coinvolge ragazzi adolescenti, minacciati nelle strade, in un clima, quello di Muratella e Magliana Vecchia, fatto di insicurezza e di sempre più invasiva presenza di rom, dove a rischio è la pace sociale e la serenità di numerosi cittadini, giovani compresi». (Il Messaggero, di Elena Panarella)