Il campionato “intercentri” di Maccarese e il torneo dei Bar di Fregene. Quando il calcio era più un passatempo che uno sport, dove non girava una lira e le partite diventavano il pretesto per un sano divertimento dove non mancavano agonismo e voglia di affermarsi. Nel primo caso al torneo tra i vari centri agricoli di Maccarese venne invitata una formazione “straniera” da Fregene la S.S. Artedor. Sponsorizzata da Albino Meneghin, presidente Francesco Bragalone, allenatore Salvatore De Angelis, con un dirigente accompagnatore come Angelo Bellotto che all’occasione veniva anche schierato in campo. “Si giocava a Sant’Antonio o a San Giorgio nei campi parrocchiali, oppure dietro l’officina di via Campo Salino” ricorda Tonino De Angelis, che ha tirato fuori dal cassetto queste foto. “Ci si cambiava nella sagrestia della chiesa e docce neanche a parlarne. Se proprio non si poteva aspettare di tornare a casa c’era sempre la possibilità di fare il bagno nel vicino Arrone”. Qualche anno dopo a Fregene, ideato da Benito Morini e riservato inizialmente ai non tesserati, andò in scena il torneo dei Bar. Con una formula simile alla coppa del mondo voluta da Jules Rimet, prevedeva l’assegnazione definitiva del trofeo a chi lo avesse vinto per tre volte. “Due volte se lo aggiudicò la squadra del cantiere, che faceva riferimento al bar della mia famiglia” continua Tonino. “Una volta la vinse il bar Veneto. Poi il torneo non si disputò più e la coppa è rimasta nel nostro locale per quasi 50 anni visto che avevamo vinto l’ultima edizione”.
Davvero altri tempi, con queste testimonianze che fanno venire anche un po’ di immancabile nostalgia.

di Lorenzo D’Angelantonio