Calicchio su Asl: dove i risparmi e la buona amministrazione?

“Da troppo tempo si sente dire a tutti i livelli che “non ci sono soldi” per la sanità e per questo non si investe in servizi sanitari sul nostro territorio; una vera e propria litania sempre meno credibile alla luce dei costi altissimi che vengono “sostenuti” per incarichi, per non parlare degli sprechi ai quali non si “mette mano” non ultimo il mistero del buco lasciato dell’affaire Israelitico che non è per niente concluso e che insiste sulla economia della nostra ASL.
Per quanto riguarda gli incarichi mi risulta che il DG “uscente” della Asl rm3 abbia nominato 6 Direttori di Dipartimento alla modica cifra di 250.000€/anno. Tutte nomine per le quali non immagino opportune valutazioni poiché sembra che qualcuno dei nominati abbia anche dei conflitti di interesse o situazioni di incompatibilità. Il sospetto è che si sia usato per queste nomine il classico manuale Cencelli mentre, visti i tempi e la crisi, forse si sarebbe dovuto usare massima trasparenza e un po’ più di economicità nel conferire STIPENDI.
Per quanto riguarda gli sprechi mi colpisce la poca trasparenza con cui si vogliono far passare i costi di servizi esistenti sul nostro territorio giustificando con essi i mancati investimenti per altri servizi altrettanto essenziali per la nostra città. Un esempio: il NCP (Nucleo di Cure Primarie) di Fiumicino e di Fregene. A oggi non è dato sapere quante visite/ora sono effettuate nelle 24 ore; o nel periodo diurno; o in quello notturno. E alla luce di ciò: quanto costa al mese. Voci incontrollate parlano di costi altissimi. È vero? È falso? Quello che mi disturba è che i costi di questi servizi sono la “giustificazione”, per i mancati investimenti sanitari sul territorio; quali il potenziamento del TMSREE o il finanziamento di attività del DSM, la prevenzione sanitaria nella scuole o l’apertura di un SERD nel nostro comune.
Per quanto riguarda l’Israelitico c’è la sensazione che si voglia mettere una pietra “tombale” su di un affaire che ha molti sviluppi ancora inesplorati e oscuri. Certo è un mistero come per dieci anni l’amministrazione dell’Israelitico abbia potuto farsi beffe dei controlli che la ASL DEVE fare a tutte le strutture. Com’è possibile che si siano pagate prestazioni non convenzionate e ancora più grave non fatte?. Gli stessi documenti della regione denunciano una situazione gravissima già “consumata” che però non aver attirato l’attenzione di nessun giudice.
A pag. 4 del Decreto Commissario ad Acta U005 del 30 ottobre 2015 con oggetto: “ricognizione sinottica e complessiva del saldo riguardante l’Ospedale Israelitico in riferimento alle prestazioni erogate negli anni 2006-2016” si legge:
PRESO ATTO che con nota prot. n. 535060 del 29/09/20 14 l’Area Sistema di Remunerazione e Verifica e Controllo Attività Sanitaria ha trasmesso l’esito dei controlli effettuati dal NOC in relazione alle prestazioni di ADI  ADO rese nel periodo 2009-20 13, da cui è risultato che “tutte le prestazioni oggetto del controllo sono da considerarsi non rese “; e ancora A pag. 5:
PRESO ATTO che la Scrivente Direzione ha ritenuto, alla luce dei gravi risvolti emersi a seguito del suddetto controllo, di avviare una verifica anche per le prestazioni rese nel trienni o antecedente 2006-2008 , ed ha conseguentemente invitato la ASL a raccordarsi con il NOC, di cui alle note prot. n. 558160 del 08/IO/20l4 e prot. n. 558188 del 08/IO/20l4;
PRESO ATTO del verbale trasmesso con nota prot. n. 595205 GR/I II24 del 27 ottobre 2014 dal quale risulta che nel sopralluogo effettuato il 22 ottobre 2014 per la verifica delle prestazioni ADI e ADO rese nel periodo 2006-2008, “la Direzione Sanitaria dell’OI non ha provveduto a consegnare alcuna documentazione di quella richiesta” e che per tale motivo a quella data non è stato possibile procedere ad alcun controllo nonostante il congruo preavviso di 48 ore.
Dunque per anni (2006-2013.. ma anche prima?) la ASL RMD ha pagato all’Israelitico assistenza oncologica domiciliare mai effettuata, prevalentemente nel Comune di Fiumicino; per anni prestazioni mai rese per milioni di euro e senza alcuna documentazione giustificativa.
A parte l’aspetto morale dei fatti gravissimi la domanda che mi pongo è:
MA CHI DOVEVA CONTROLLARE?
Si dirà che i soldi si stanno recuperando anche se non è chiaro il “come” (tutti subito? A rate? Anche in questo caso un po’ di trasparenza non farebbe “male”). Ma quello che appare essenziale valutare è il comportamento di coloro i quali hanno permesso che ciò avvenisse. Sono gli stessi che continuano a occupare posizioni apicali in ASL? E se sì: prima di riconfermarne il ruolo è stata avviata la verifica sui fatti di cui sopra? Sono domande che non possono più essere eluse. Perché ai cittadini si chiedono sacrifici sempre più grandi, aumenta la povertà  e non è possibile tollerare “opacità” di comportamenti di nessun tipo.
In ultimo: spero che la Regione che ha redatto la DCA citata stia facendo qualcosa per fare chiarezza; In attesa però che ciò accada ritengo mio dovere civico inviare i miei dubbi alla Procura della Repubblica”.

Paolo Calicchio Assessore comunale Servizi sociali