L’uomo ha riferito ai carabinieri che ignoti hanno infranto il lunotto posteriore della sua auto Bmw e hanno rubato la valigia contenente l’intero campionario, contenente gioielli per 70 mila euro. Il colpo, stando alla denuncia formalizzata dal sessantenne, è stato compiuto tra le 13.30 e le 15, nel centro camogliese. La vittima ha raccontato di aver parcheggiato la sua vettura in via G.B Ferrari e ha detto anche di aver lasciato la borsa contenente il campionario nella parte posteriore dell’abitacolo. Gli autori del furto hanno agito non appena l’uomo si è allontanato, hanno distrutto il vetro del lunotto e si sono poi dileguati con i gioielli. Il fatto è stato scoperto solo quando il rappresentante orafo ha fatto ritorno in via G.B. Ferrari per rimettersi in viaggio. Il sessantenne, di fronte alla sparizione dei preziosi, ha subito telefonato al “112”. Sul posto sono intervenuti i militari della stazione locale e quelli del nucleo radiomobile in forza alla compagnia di Santa Margherita Ligure. Non solo, sull’episodio indagano ora anche gli investigatori del nucleo operativo. Gli inquirenti hanno organizzato posti di controllo lungo le strade di accesso al paese, anche se i ladri hanno evidentemente avuto tutto il tempo di allontanarsi indisturbati. I carabinieri stanno in queste ore esaminando i filmati registrati dalle telecamere per la videosorveglianza installate a Camogli. La speranza è che gli occhi elettronici abbiano immortalato i responsabili del furto o possano fornire indicazioni utili su chi era presente in via G.B. Ferrari al momento del colpo. Non solo, i militari cercano testimoni, qualcuno che abbia notato persone sospette o mai viste prima in paese aggirarsi nel parcheggio del centro, là dov’era parcheggiata l’auto del gioielliere. Per finire, gli investigatori ascolteranno nuovamente il sessantenne romano per chiedergli se abbia avuto l’impressione di essere stato seguito, pedinato e se fosse la prima volta che si recava nel golfo Paradiso o se, invece, altre volte abbia compiuto affari nella Riviera di Levante. Già perché le ipotesi avanzate dagli inquirenti sono due: o il furto è stato compiuto da un passante che ha notato quella valigia nell’abitacolo della Bmw, oppure è stato pianificato nei minimi dettagli. Nel caso si sia trattato di un episodio fortuito, improvvisato, chi s’è impadronito della borsa non poteva immaginare che contenesse gioielli e ori; altrimenti i ladri sapevano dell’arrivo del rappresentante orafo a Camogli e hanno atteso che lasciasse la sua vettura parcheggiata e incustodita in via G.B. Ferrari per poi entrare in azione. Le indagini riguarderanno anche i più noti ricettatori della provincia di Genova, personaggi sconosciuti cui i malviventi potrebbero rivolgersi per piazzare sul mercato “nero” la refurtiva. (Simone Traverso).