Che non ci stanno a fare i “gabellieri” senza però prendere neppure un centesimo degli aumenti. “La tassa sui voli si chiama comunale ma va allo Stato”, afferma Mario Canapini, Sindaco di Fiumicino, il quale aggiunge che l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco si chiama così perché fu introdotta nel 2004 dalla legge finanziaria, su richiesta dei Comuni Aeroportuali per sostenere le maggiori spese derivanti dalla presenza nel loro territorio del sistema aeroportuale. L’importo proposto era di 1 euro a passeggero, ma il Parlamento ne destinò ai Comuni meno di 20 centesimi, riservando allo Stato la differenza. Successivamente, per affrontare la crisi Alitalia e far fronte ad altre necessità di cassa, la tassa fu elevata a 4,50 euro, disattendendo le continue richieste dei Comuni di aumentarla di pochi centesimi in loro favore. 
“Ora non capisco perché – conclude Canapini – il Signor Monti, anziché aumentare i diritti d’imbarco aeroportuali (soldi questi che vanno ugualmente allo Stato), voglia aumentare l’addizionale riferita agli stessi diritti. Sarà forse perché così pensa di far credere ai cittadini, al pari dell’IMU, che sia una manovra a favore dei Comuni? A pensare male si fa peccato, però…..”