Da molti mesi alcuni cani randagi stanno creando molti disagi a Maccarese. Sono continue le segnalazioni da parte dei residenti che hanno subito pesanti danni da questi cani “vaganti”. A scanso di qualsiasi equivoco, specifichiamo subito che il problema, o meglio la colpa, non è dei poveri animali, ma di qualche persona che ha pensato bene di abbandonarli.

La descrizione dei cani fatta dalle persone che li hanno visti è sempre la stessa: sono tre, quattro, a volte sei, di colore scuro, sono di media taglia e molto aggressivi. Frequentano la zona di viale Maria, talvolta si spingono fino all’incrocio con via dei Monti dell’Ara; spesso si rifugiano nella macchia mediterranea adiacente il litorale di Maccarese.

I cani attaccano in branco, per ora hanno fatto razzia nei pollai di alcune famiglie, ma hanno anche attaccato, ferito e ucciso gatti e altri cani. Qualche testimone racconta di aver cercato di avvicinarli, ma questi hanno cominciato a ringhiare e abbaiare. L’ultimo, la scorsa settimana: un ciclista ha rischiato di essere morso. Una vera anomalia, se si pensa che dalla prima segnalazione (si parla di agosto 2019) ancora non si è arrivati a una soluzione del problema. Ora è aumentata la paura tra i residenti e le famiglie del territorio, è il caso di intervenire in fretta prima che succeda qualcosa di serio, sia per i cani stessi ma soprattutto per l’incolumità delle persone.

Sono tanti i commenti e le segnalazione sui social, ma a quanto pare ad oggi nessuno vuole intervenire seriamente e quando vengono segnalati comincia il rimpallo di responsabilità. La Polizia locale, interpellata più volte telefonicamente, lamenta carenza di personale. Vi è il più delle volte un conflitto di competenze tra Carabinieri, Polizia locale, associazioni e Protezione Civile; il risultato è che tutto questo continua a ostacolare le operazioni di recupero degli animali.

Qualcuno ipotizza che alcuni volontari portino da mangiare ai poveri animali e si siano mobilitati per le future adozioni. Sembra un paradosso che in un Comune come il nostro, dove l’Amministrazione ha più volte dichiarato la propria attenzione ai diritti degli animali (c’è addirittura un numero verde attivo h24), il caso non possa essere risolto. Il randagismo canino rappresenta non solo un problema per la sicurezza pubblica, ma anche un serio pericolo per la conservazione della biodiversità. La presenza di questi cani, lasciati liberi di vagare in piena Riserva naturale del Litorale Romano sono un pericolo per la fauna selvatica. Possono infatti essere artefici di predazione di diverse specie. Inoltre, branchi di cani randagi rappresentano una grave minaccia per la conservazione del lupo, oggi ritornato a popolare la zona più interna della Riserva naturale del Litorale Romano.