Si è quindi concluso l’iter amministrativo delle regolarizzazione del 2000 e del 2003 attraverso cui sono state “sanate”, in quanto conformi a norma, le domande di circa 200 utenti e si prevede di completare l’ultima procedura di regolarizzazione (2007/2008) entro dicembre 2009. Per quanto riguarda invece la formazione di una graduatoria permanente, sono state esaminate 262 domande, 31 delle quali sono state escluse per mancanza dei requisiti di legge. Le restanti 231 sono state collocate in graduatoria con l’attribuzione di un punteggio, sempre secondo i parametri di legge, come ulteriormente specificati dalla Giunta comunale con apposita delibera. “La nostra amministrazione – ha dichiarato il sindaco Mario Canapini – è sempre molto attenta alle esigenze di chi realmente necessita un sostegno da parte dell’ente locale. Anche perché alla luce delle difficoltà abitative dei cittadini, è urgente impedire occupazioni illegali o fenomeni quali i subaffitti o lo sfruttamento stagionale delle case. Regolarizzando quindi quasi completamente tutte le posizioni alloggiative pregresse vogliamo eliminare il “mercato nero” delle abitazioni esistenti e assegnare le case popolari solo ed esclusivamente a chi ne ha veramente bisogno”. La graduatoria ha comunque natura permanente e si possono presentare ancora le domande che saranno valutare e inserite sulla base del punteggio che sarà loro attribuito con le stesse modalità usate per le prime domande. Il raggiungimento di tutti questi risultati in un tempo così breve è stato possibile solo grazie all’elaborazione di un apposito programma informatico predisposto dal Comune. Inoltre, unitamente alla Polizia municipale, alla Polizia di Stato e all’Ater, si è cominciata una forte e decisa azione di legalità per verificare i reali occupatori degli appartamenti Ater. Già in due casi, per la prima volta nella storia del Comune, si è riusciti ad assegnare, con un provvedimento urgente del Sindaco, ratificato dalla Giunta, due appartamenti abusivamente occupati. Appartamenti che, una volta liberati, sono stati consegnati a nuclei famigliari in condizioni di disagio socio economico e ospitati nelle strutture dell’Amministrazione. “Uno degli obiettivi principali che ci eravamo prefissati di raggiungere nel corso del primo periodo di mandato – ha dichiarato l’assessore ai Servizi Sociali Vincenzo D’Intino – era proprio restituire legalità ad un settore delicato ed importante come quello dell’edilizia dedicata alle fasce sociali meno abbienti. Siamo quindi molto soddisfatti di aver centrato l’obiettivo iniziando un nuovo percorso che consentirà alla nostra amministrazione di assegnare  gli alloggi esclusivamente alle persone che ne avranno diritto. Questo lavoro, che ci ha visto all’avanguardia rispetto a quasi tutti i comuni del Lazio, è stato possibile grazie all’impegno della Giunta, del Dirigente dottor Rizzi e degli uffici con i quali voglio particolarmente complimentarmi”.