“Da tempo – spiega – ci ritroviamo con questo problema. Di punto in bianco sono apparse queste grosse condutture, lunghe tre metri l’una e larghe almeno mezzo metro. Dei veri bisonti. Chi le abbia abbandonate e soprattutto come è un mistero. Dei bestioni del genere non passano inosservati. Eppure ce li siamo ritrovati tra capo e collo, buttati alla bene in meglio dentro un canale di scolo che collega alcuni canali di bonifica della zona di Castel Campanile. I problemi sono due e nemmeno troppo facili da superare. Non tanto il degrado, quanto la salute dei cittadini. Primo: il canale di scolo si trova a due passi dal borghetto di Palidoro, quindi in pieno centro abitato, a due passi dalla statua di Salvo D’Acquisto. L’eternit come si sa è pericoloso quando si sbriciola. E così avviene. Tra piogge, vento e chissà cosa questi tubi mettono a repentaglio l’incolumità dei residenti della zona. E poi c’è anche un problema di allagamenti. I tubi ostruiscono il canale di scolo, che serve a far defluire l’acqua in eccesso che arriva dai canali di bonifica. Cosa accadrebbe se ci fosse un eccesso di acqua? Il rischio che la zona si allaghi c’è. L’auspicio è che qualcuno possa intervenire celermente per superare questo problema che ormai è diventato annoso”.