Il presidente della Commissione Ambiente, Massimiliano Chiodi, in un recente comunicato stampa ha dichiarato: “Relativamente al monitoraggio ambientale su domanda della consigliera Erica Antonelli, l’assessore all’Ambiente e il dirigente ci hanno confermato la prossima messa a dimora delle tre centraline per il monitoraggio delle acque dei canali”.
Poche righe anonime per chi non conosce l’argomento, ma per chi quelle centraline si è impegnato da anni, questa è un’ottima notizia. Un passo indietro necessario per far capire di che si parla: l’amministrazione comunale, tra i pochi municipi del Lazio, aveva un sistema di monitoraggio di eccellenza delle acque interne che permetteva di controllare nei canali in tempo reale ogni presenza di sostanze anomale. Un piccolo gioiello tecnologico formato da due sonde collocate in punti strategici, una lungo il Canale delle Acque Alte nell’Oasi del WWF, l’altra sulla Foce dell’Arrone vicino al depuratore. Entrambe le stazioni, installate nell’estate del 2011, sono state rimosse nel dicembre del 2014 dall’amministrazione comunale per “operazioni di manutenzione” e da allora se ne erano perse le tracce. Così come non si conosceva il destino della terza sonda, ancora più moderna perché mobile, donata dalla Maccarese Spa a fine 2013 e mai messa in funzione.
Ora tutto questo sta per tornare: “Gli uffici mi hanno fatto sapere che le tre centraline sono state completamente ricondizionate e testate nelle loro funzionalità – dichiara Erica Antonelli – sono quindi pronte per essere di nuovo installate, una presso l’Oasi del WWF di Macchiagrande, la seconda presso la Foce dell’Arrone e la terza, molto probabilmente, presso le Vasche di Maccarese”.
Le centraline sono in grado di indicare in tempo reale la situazione della qualità delle acque interne dei canali, in periodi di moria dei pesci e di sversamenti fognari, sarebbero di grande utilità per monitorare la situazione.